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07 Dicembre 2020 - 18:34
I Presidenti Regionali dell’Area Nord della LND non ci stanno e protestano con un comunicato stampa sulla nuova riforma dello sport, in particolare per l’abolizione del vincolo sportivo per i dilettanti e per l’omologazione dei volontari sportivi, degli allenatori e dei calciatori dilettanti ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS. Un po’ tardi sovvien da dire. Nell’occasione casca a fagiolo il detto “chiudere la stalla dopo che sono scappati i buoi”. Nel dettaglio ecco le parole dei presidenti regionali.
“Come se non bastassero i gravi problemi determinati dalla pandemia da covid-19 che impegnano, assillano, preoccupano e mettono in crisi le Associazioni Sportive Dilettantistiche, si aggiunge un incombente pericolo ancora maggiore, rappresentato dalla “riforma dello sport” del Ministro Vincenzo Spadafora. L’Area Nord della Lega Nazionale Dilettanti intende impegnarsi in ogni sede di sua competenza e in ogni legittimo modo per contribuire a costruire quella “diga in opposizione alla catastrofe” alla quale ha fatto riferimento il Presidente Cosimo Sibilia in relazione alla paventata riforma. Chi conosce il movimento sportivo che rappresentiamo, costituito in Italia da circa dodicimila Associazioni, sa perfettamente che esso è sostenuto in modo volontaristico dai Presidenti e dai Dirigenti che agiscono assumendosi grandi responsabilità personali, donando tempo e denaro esclusivamente per una loro spiccata sensibilità sociale e per la loro passione sportiva. Per queste caratteristiche le Associazioni sportive affiliate alla FIGC/LND non possono sussistere se gravate da norme, adempimenti e responsabilità maggiori di quelle già esistenti, come quelle per l’appunto che verrebbero introdotte dalla sopra citata “riforma”.
Per quanto riguarda il vincolo l’Area Nord LND considera essenziale il suo mantenimento nella codifica attuale al fine di consentire alle Associazioni sportive di disporre di un organico di tesserati tale da poter iscrivere le squadre ai campionati di competenza. Nel merito è opportuno evidenziare che la normativa vigente consente comunque ai calciatori di ricorrere liberamente al vincolo di tesseramento annuale per l’intera loro vita sportiva (Art. 108 NOIF). L’attuale regolamentazione del vincolo sportivo costituisce elemento fondamentale ed essenziale per incentivare e motivare la promozione dell’attività sportiva giovanile da parte delle Associazioni dilettantistiche e va quindi confermata.
Va altresì precisato che la LND, nell’ambito della FIGC, ha già in passato superato situazioni incongrue rispetto al vincolo sportivo liberamente assunto, abolendo quello “a vita” e limitandone la durata massima fino al compimento dei 25 anni di età; abbassandolo da questa stagione sportiva addirittura a 24 anni. Quindi mai la LND si è sottratta al confronto nel merito, ma devastante e quindi inaccettabile risulta essere il provvedimento di Legge del Ministro Spadafora.
L’Area Nord LND si rivolge ai suoi referenti politici territoriali, che conoscono senz’altro bene il nostro movimento sportivo, affinché nelle sedi opportune impediscano l’approvazione della suddetta “riforma dello sport” che metterebbe a carico del volontariato sportivo un fardello economico e burocratico insopportabile, costringendo all’estinzione migliaia di Associazioni sportive di base”.
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