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CALCIO. Ingegneri sulla fusione: "Non sottovalutiamo l'aspetto sociale"

Dopo una vita trascorsa nell'Eureka, nell'estate del 2007 Carlo Ingegneri fu tra gli artefici della fusione con la Pro Settimo attraverso la quale entrambe le società trovarono il proprio definitivo completamento. Ingegneri è oggi Consigliere e Responsabile del Settore giovanile della Pro Settimo & Eureka e proprio al futuro dei ragazzi sono rivolti i suoi principali dubbi relativi all'unione con il Settimo. “Non sono favorevole né contrario alla fusione - puntualizza Ingegneri -, ma ridurre le società mi sembra sbagliato, soprattutto dal punto di vista dell'aspetto sociale. Creando una sola società si andrebbe a limitare lo spazio per i ragazzi e questo non sarebbe certo un buon segnale. Noi al momento abbiamo 25 squadre, ma non è che unendo le due società possiamo portarle a 50: è impensabile. Sono davvero molto perplesso soprattutto per quanto riguarda un discorso relativo al Settore giovanile: mi dispiacerebbe se, per poter continuare a giocare a calcio, i ragazzi dovessero andare via da Settimo trovando spazio in qualche altra società. Chi fa politica si dovrebbe porre questo problema, un problema importante a livello sociale”. Ingegneri si sofferma poi sulle problematiche logistiche: “Quello che so è che da parte del Comune stanno spingendo abbastanza perché la fusione si faccia a causa della carenza di impianti sportivi. Se con il progetto Laguna Verde - continua Ingegneri - sparisse davvero il campo di via Torino è chiaro che ci troveremmo di fronte ad un grosso problema a cui porre rimedio”. Il Responsabile del Settore giovanile blucerchiato ricorda che, in passato, il Comune garantì la costruzione di nuovi impianti: “Quando l'Amministrazione presentò Laguna Verde ci avevano detto che avrebbe realizzato nuovi campi. Questo basterebbe ad evitare qualsiasi fusione ma pare che non ci siano soldi a sufficienza...”. Ingegneri chiosa escludendo - al momento - un eventuale distaccamento da parte dell'Eureka e poi confessa: “Staccarsi nuovamente per correre da soli non è un'ipotesi, a patto che quello che venga proposto sia talmente sconveniente da pensare ad altro... Impianti sportivi a parte, la Pro Settimo & Eureka non trarrebbe alcun vantaggio da una fusione col Settimo: a livello di squadre e allenatori siamo ottimamente organizzati e preparati, perché dovremmo disperdere queste risorse?”.
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