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26 Settembre 2014 - 15:39
"Domani non potremo pensare solo a difenderci. Chi lo fa, contro la Juve, ha già perso".
Stefano Colantuono assicura che la sua Atalanta non farà barricate, semplicemente perché sarebbe inutile. "Se ti chiudi prima o poi un gol te lo fanno. Perciò l'ideale sarà difendere il più lontano possibile dall'area di rigore. Poi bisognerà cercare di correre in avanti appena possibile, questa dovrà essere la nostra mentalità".
Secondo Colantuono, "la Juve la puoi disinnescare solo se provi a impensierirla. Noi cercheremo di darle fastidio". Per questo il tecnico si prepara a lanciare dall'inizio l'argentino Gomez, che con dribbling e velocità potrebbe creare qualche grattacapo alla difesa bianconera, specialmente in contropiede.
"Sta crescendo, potrei anche utilizzarlo subito. Lui ci può dare rapidità". Il modulo invece non dovrebbe cambiare: 4-4-2, poi si vedrà. "Non credo che cambierò qualcosa in avvio, magari apporterò qualche modifica in corsa". Davanti dovrebbero rientrare Denis e Boakye, in difesa tornerà Biava. Possibile anche l'ingresso di Baselli a centrocampo: Cigarini e Carmona hanno speso molto contro Fiorentina e Inter. "A San Siro abbiamo mantenuto a lungo il possesso palla, prodotto cross e angoli. Ma siamo stati poco pericolosi. Dobbiamo migliorare". Perforare la Juve, però, sarà dura. L'analisi dei precedenti dice i bianconeri a Bergamo non perdono dal 2001. "La Juve è nettamente la squadra più forte del campionato, insieme alla Roma. Sono convinto che duelleranno fino alla fine e che per le altre sarà dura, specialmente se non saranno capaci di accelerare. Noi ci proveremo: nel calcio ci sono spesso sorprese e dovremo esser pronti a raccoglierle. Bisognerà essere perfetti, anche se forse non basterà". Colantuono fatica a trovare punti deboli nella Juve guidata da Allegri. "Hanno perso un grande tecnico come Conte e ne hanno trovato uno altrettanto bravo, che stimo e di cui sono amico. Credo sia l'uomo più indicato per dare continuità ai risultati degli anni scorsi".
Poche illusioni anche sulle distrazioni da Champions.
"Affrontano le partite una alla volta, a compartimenti stagni - osserva Colantuono - E questa è una cosa che sanno fare solo le grandi squadre".
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