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CALCIO. Coppa Italia: Pioli, Milan danneggiato dal rigore alla Juventus

CALCIO. Coppa Italia: Pioli, Milan danneggiato dal rigore alla Juventus
Pioli affonda il colpo, Sarri para la sciabolata e risponde. "Il Milan - dice il tecnico rossonero - è stato sicuramente danneggiato dal rigore". "Il rigore - replica l'allenatore della Juve - è clamoroso e ce n'era uno anche 10' prima su Cuadrado. La regola non mi piace ma non è che se non mi piace la legge esco di casa e vado a delinquere". Il post-gara della semifinale d'andata di Coppa Italia è elettrico ma i toni sono tranquilli. Maldini stempera la tensione: "Il fallo di mano è una regola da interpretare, non voglio fermarmi sugli episodi o sugli squalificati. A Torino undici giocatori li schiereremo comunque". Il pensiero di Pioli però resta amaro: "Ero presente alla riunione con Rizzoli. In Cagliari-Brescia, c'era stato un fallo di rigore di Cerri che stato colpito sul braccio dal pallone mentre era girato ed è stato detto che non andava fischiato il rigore. Oggi è la situazione è identica. Prima c'era un fallo netto su Ibrahimovic che non è stato fischiato. Sinceramente sono un po' confuso, non riesco a capire queste situazioni sui tocchi di mano". Pioli evidenzia "l'orgoglio" per "il cuore e la qualità" della prestazione del Milan, la "delusione per il risultato finale": "E' chiaro che al ritorno, anche considerando che mancheranno Ibrahimovic, Hernandez e Castillejo, dovremo fare un'impresa. Siamo diventati più forti dopo il derby da cui eravamo usciti con le ossa rotte. Ci stiamo avvicinando a battere una grande squadra, dobbiamo crederci". Sarri invece "non vede miglioramenti" nella sua Juventus: "Facciamo fatica a crescere. Siamo mancati negli ultimi 20 metri, venivamo da una brutta partita, ma abbiamo ottenuto un buon risultato e per ora va bene così. Dobbiamo lavorare per evitare qualche gol subito di troppo". Sarri, infine, liquida con una battuta la querelle con le Poste Italiane: "L'ambiente mi pare difficile, ritiro la mia domanda di assunzione. Non volevo mancare di rispetto ai lavoratori, vengo da una famiglia di operai".
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