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ROMA. Serie C senza pace, nuovo rinvio: si parte 16 settembre

ROMA. Serie C senza pace, nuovo rinvio: si parte 16 settembre

Serie C senza pace, il via del campionato  slitta al 16 settembre. "Una cosa triste non poter procedere al  sorteggio" dice il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, per  annunciare la decisione unanime di Direttivo e Assemblea dei club, di  rinviare all'8 settembre i calendari della nuova stagione e al 16 il  fischio d'inizio del campionato. Aspettando la decisione del Collegio  di Garanzia (prevista il 7) sul blocco dei ripescaggi e sulla Serie B  a 19 squadre. Per questo "il consiglio direttivo mi ha dato mandato  all'unanimità di chiedere in via del tutto straordinaria di  ripristinare il format della Lega di B che oggi non è possibile  ripristinare. Così noi proporremo 7 promozioni dalla Serie C alla  Serie B per la prossima stagione".

A fronte di quattro retrocessioni in C già previste dal comunicato  emesso dalla Federcalcio, sarebbe l'extrema ratio per tornare subito  dal 2019-20 a 22 squadre. "Ma credo che la nostra proposta è già  superata, perché sono sicuro che il Collegio ci darà ragione", si  dice convinto Gravina, che fin dal giorno dopo è pronto a procedere  al sorteggio senza tre squadre delle potenziali ripescate in B. Entro  domani verrà anche deciso di prorogare il mercato della C fino al 31  agosto. Gravina ne ha per tutti, parlando del numero uno della Lega di B,  Mauro Balata, sottolinea: "Non so se sia libero di intraprendere  scelte con la sua componente, non riesco a dialogare con lui", dice  lamentando il fatto di non aver ricevuto neanche una telefonata  quando è stata presa la decisione di procedere a una Serie B a 19  club. La questione del format si incrocia a doppia mandata con il  tema politico e la richiesta di elezioni per porre fine al  commissariamento di Roberto Fabbricini in Federcalcio.Non a caso, ospiti dell'assemblea di Lega Pro c'erano anche i capi  delle altre componenti che vogliono il voto subito, Sibilia (Lnd),  Tommasi (Aic) e Nicchi (Aia): "In Figc c'è un caos strategico. E' ora  di finirla con giochi e giochetti, è ora di applicare principi  democratici", insiste Gravina, secondo il quale "il candidato è  l'ultimo dei nostri problemi, siamo compatti perché vogliamo votare.  È un candidato che abbiamo individuato ma avevamo proposto anche  delle alternative, mi sembra un cavallo di Troia che qualcuno vuole 

utilizzare per rompere gli equilibri".

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