Cerca

JUVENTUS. Allegri 'non fa bene perdere, ma complimenti a Fiorentina'

"Quando si perde non fa mai bene.

Abbiamo fatto un brutto primo tempo, e siamo stati poco lucidi nella circolazione di palla. Il secondo è stato buono, con occasioni per pareggiare, ma il primo no. Decisioni arbitrali? C'è un po' di arrabbiatura, ma dovete parlarne voi. Siamo usciti con tanti ammoniti, si è giocato poco a calcio". Così Massimiliano Allegri al termine della partita persa dalla Juventus a Firenze contro la Fiorentina.

"Per noi è stato un brutto stop. Nessuno pensava di aver vinto il campionato il 15 gennaio. Le altre giocano la gara della vita, e noi dobbiamo essere bravi ad affrontarli. Restiamo sereni e capiamo che da qui al 28 maggio saranno tutte battaglie, e o le vinceremo o sarà dura vincere il campionato" ha aggiunto il tecnico bianconero, che poi è tornato sulla gara del Franchi: "Volevamo l'uno contro uno ma non ci siamo riusciti. In fase d'uscita abbiamo sbagliato diversi palloni.

Sanchez doveva fare più strada per arrivare su Alex Sandro.

Siamo stati spesso in superiorità numerica, ma dovevamo farci vedere di più. I nostri errori tecnici hanno esaltato la difesa.

Potevamo pareggiare in diverse situazioni, ma così non è stato.

Nessuna squadra al mondo può fare 70 minuti di possesso. Pjanic ieri ha avuto un problema in partitella e non l'ho voluto rischiare. Non mi sembrava il caso di rischiare i giocatori".

Poi sulla Fiorentina: "La Viola è lontana in classifica e ha fatto la partita della vita. Bravi, ma noi potevamo dare maggiormente battaglia".

Chiellini fa autocritica: "Abbiamo sbagliato tanto, specie nel primo tempo la Fiorentina ci ha messo sotto. C'è un aspetto su cui dobbiamo riflettere: nelle quattro trasferte più difficili affrontare abbiamo sempre perso. A dispetto di quello che dicono in moli la strada è molto lunga, non è tutto oro quello che luccica"

In casa Fiorentina, invece, la gioia è tanta per la vittoria sulla Juventus: "Sono arrabbiato, per i punti persi e per la classifica che poteva essere. Ora ce la metteremo tutta per cambiare e risalire - ha detto un raggiante Andrea Della Valle al termine della partita -.. I ragazzi sono contenti, venivamo da un periodo così. Siamo ambiziosi: non abbiamo raccolto quanto meritato. Kalinic? Un discorso delicato, ma sento cifre che non mi risultano. Deciderà lui".

Naturalmente felice per la vittoria e la prestazione dei suoi giocatori anche Paulo Sousa: "Non è mai tardi per fare le cose giuste e per fare quello che sappiamo fare meglio. La convinzione ci deve spingere sempre a vincere le partite.

Abbiamo cercato di portare più giocatori possibile in avanti per far abbassare la difesa della Juve, poi la mia squadra ha forzato molto in avanti con tanti tentativi di tiro in tutti e 90 i minuti. Li abbiamo dominati - ha sottolineato l'allenatore della Fiorentina -. Sappiamo che non è facile mantenere questi ritmi in tutto il campionato. Abbiamo bisogno di avere una rosa che ci possa dare valide alternative come successo oggi, ma siamo riusciti a mantenere una grande intensità di gioco fino alla vittoria. Questa determinazione di aggredire l'avversario e cercare il gol dobbiamo mantenerla in tutte le partite. Un busto per me in Palazzo Vecchio? No, io lavoro partita dopo partita.

Da domani pensiamo già alla partita contro il Chievo".

A svelare il vero autore del gol del 2-0 ci pensa infine Astori sorridendo: 'Chiesa è un bugiardo - scherza il difensore viola - non l'ha toccata, il gol del di Badelj''.

Alla partita erano presenti anche l'ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il ct della Nazionale azzurra Giampiero Ventura e il Ministro dello Sport Luca Lotti: "Il Franchi offre sempre un contesto fantastico come questo, l'accoglienza ad Antognoni parla da sé - riferendosi alla coreografia della Curva Fiesole prima della partita -. Ero vicino a Giancarlo ed era visibilmente commosso. Bella partita poi sul campo, bene così". 

La Juventus cade a Firenze e con la sua sconfitta per 2-1 (la quarta da inizio campionato) non solo fa gioire il popolo viola ma anche la Roma di Spalletti, ora dietro do un solo punto (anche se i bianconeri hanno una gara in meno). La caduta della Signora, reduce da 4 successi di fila, è stata di quelle fragorose: se un anno fa, vincendo al Franchi, mise le mani sul 5° scudetto di fila, adesso ha 'riaperto' la lotta al titolo. Non è mai stato facile per la Signora giocare a Firenze, stavolta lo è stato più sempre, complici una Fiorentina scesa con lo spirito giusto e la voglia d'impresa dopo una stagione finora complicata e una serata storta di molti interpreti bianconeri.

L'unico che alla fine ha fatto la sua parte è stato Higuain che ha accorciato le distanze poco dopo il raddoppio viola. Per l'argentino 13° gol in campionato ma non è bastato a regalare una gioia alla propria squadra. Dal canto Sousa si è tolto e ha regalato una grossa soddisfazione. Bella Fiorentina, capace di mettere in difficoltà gli avversari e al contempo di soffrire.

Cuore, qualità e un Kalinic ancora goleador contro Buffon, terza rete in altrettanti confronti. Forse il croato lascerà Firenze per volare dai miliardi cinesi, per ora se lo tiene stretto.

Tra i viola dentro dal 1' Gonzalo Rodriguez e Astori, confermato Sanchez in difesa, Borja Valero di nuovo titolare dopo oltre un mese. Allegri ha rilanciato Alex Sandro e Bonucci, recuperato Chiellini dopo la febbre e dato fiducia al tandem Higuain-Dybala sostenuta dall'ex Cuadrado. La Fiorentina è partita subito forte arrivando al tiro quattro volte nei primi 15': con Vecino che prima si è visto respingere il tiro da Buffon poi ha colpito il palo e con Chiesa. La Juve faticava a riorganizzarsi e sviluppare il suo gioco al cospetto di un avversario ispirato che al 37' passava con merito con una rasoiata di Kalinic su passaggio di Bernardeschi. Proteste bianconere per una giocata a gamba alta del numero 10 viola: l'arbitro però ha lasciato correre come pure poco prima su un contatto in area juventina.

Nel finale di tempo si scaldavano gli animi, Maxi Olivera franava a terra colpito da Cuadrado, Higuain invocava un rigore per un presunto tocco di mano dello stesso difensore viola ma anche le immagini tv confermeranno che la respinta è stata con la coscia. E Tatarusanu ha chiuso il primo tempo senza fare una vera parata. Nella ripresa la Juve accennava a qualche reazione ma la Fiorentina sapeva contenere gli avversari e creare sempre qualche pericolo. Fino a realizzare il rocambolesco raddoppio con un tiro dalla distanza di Badelj su cui Chiesa s'avventava.

Le immagini non chiariscono fino in fondo anche se il giovane esterno a fine gara ha dichiarato di averlo toccato: per lui sarebbe il primo gol in assoluto in A. A quel punto la Juve ha provato a ribaltare il destino del match e Higuain alla prima vera occasione, a centro area non ha fallito. Allegri inserisce Pjaca e Mandzukic, i viola che avevano speso molto lottano col coltello tra i denti e quando all'89' Dybala sbaglia la palla del possibile 2-2 il popolo viola 'perdona' l'errore del neo entrato Ilicic che avrebbe potuto regalare il 3-1.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori