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29 Luglio 2016 - 10:44
La Juve una scelta obbligata per vincere, ma dietro alla fuga da Napoli il rapporto inesistente con De Laurentiis. Gonzalo Higuain da bianconero ci tiene a salutare i suoi ex tifosi, dei quali comprende "la rabbia", ma non risparmia veleno sul presidente: "Dopo tre anni a Napoli era arrivato il momento di cambiare aria. Ringrazio tanto i tifosi, per il loro amore, e i compagni, ma non De Laurentiis" l'affondo che l'argentino riserva al n.1 del suo ex club.
Il Pipita, nel giorno della sua presentazione ufficiale, è passato al contrattacco, individuando nel pessimo rapporto con De Laurentiis e nell'attitudine alla vittoria dei bianconeri le motivazioni del "tradimento". "Il rapporto con lui non andava perché il suo modo di pensare non è il mio, ho fatto questa scelta perché lui mi ha spinto a farla, non è stato bene con me e io non volevo stare un minuto in più con lui. Adesso la mia testa è alla Juventus, voglio ripagarla del grande sforzo fatto per acquistarmi" le bordate lanciate dall'attaccante.
Invece la mentalità vincente della società di corso Galileo Ferraris ha stregato Higuain, reduce da una stagione vissuta da protagonista ma senza titoli da esporre in bacheca: "La Juventus è una grandissima squadra, ha mentalità vincente e un progetto incredibile: questo è uno dei motivi per cui sono venuto qui. E' una squadra conosciuta in tutto il mondo, tutti gli appassionati, grandi e piccini, la conoscono".
La trattativa che ha portato il capocannoniere dello scorso campionato a Torino ha monopolizzato l'attenzione mediatica delle ultime settimane, lasciando sul campo diversi 'conti in sospeso': "Capisco la rabbia dei tifosi del Napoli, ho letto anche gli insulti - spiega l'argentino - non ho altre parole se non ringraziarli per tutto l'amore che mi hanno dimostrato in questi anni, ma questa è una scelta che dovevo fare e sono felice di aver fatto. Il dispiacere di Sarri? Volevo stare tranquillo, in silenzio, sfruttare le vacanze, per questo non l'ho avvisato della mia partenza. Ho solo buone parole per lui, è un grandissimo allenatore, mi ha fatto crescere. Se è arrabbiato chiedo scusa. Totti mi definisce un 'nomade per soldi'? Posso dire soltanto che è un grandissimo calciatore, non devo rispondere nulla, è stata una mia scelta".
Dopo aver chiuso la parentesi napoletana, Higuain può tuffarsi nella nuova avventura alla Juventus con l'ambizione di ridare gioie europee a una tifoseria abituata ai successi in Italia: "Il triplete? Difficile, ma raggiungibile - ha confermato - siamo qui per questo: la mentalità vincente è la cosa più importante per un calciatore. Giocherò con grandissimi giocatori come Dani Alves e la mia vecchia conoscenza Paulo Dybala, in realtà la Juventus è una grandissima squadra, che gioca con tutti per tutti. Non c'è un singolo che vuole risolvere, si vince con il collettivo. La difesa è fortissima, sono finito in una squadra di grandissimi giocatori e voglio sfruttarla al massimo".
Dopo l'allenamento individuale di ieri, Higuain ha svolto questa mattina la seduta in compagnia di Mario Mandzukic, suo prossimo compagno di reparto: "Problemi con gli altri attaccanti? Quando sono arrivato a Madrid, con calciatori come Raul e Van Nistelrooy, non ho mai avuto problemi, neanche a Napoli. La squadra vince, non il singolo". Se poi la squadra si chiama Juventus è tutto più semplice.
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