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CALCIO. Per il Toro segna sempre Glik

CALCIO. Per il Toro segna sempre Glik

Giampiero Ventura

Un passetto in avanti nella classifica, ma tanti problemi irrisolti, per Torino e Milan, che si sono presi un punto a testa nel posticipo serale all'Olimpico.
Per i granata, costretti ad inseguire dal 3' ed in gol, dopo reiterati tentativi, ancora solo grazie ad un difensore, il capitano Glik, sistemare l'attacco è più che mai indispensabile; sul piano del gioco, invece, nulla da dire: la prova è stata molto buona.
I rossoneri devono ritrovare un'identità da grande: questa sera, al contrario, hanno giocato da provinciale, ricacciati nella loro metà campo dall'assedio granata che li ha messi sempre più in difficoltà. D'accordo, la squadra di Inzaghi è rimasta in 10 un tempo intero per l'espulsione di De Sciglio (due falli da ammonizione in un quarto d'ora sull'ex rossonero Darmian), ma anche in parità di uomini ed in vantaggio nel risultato, ha fatto una magra figura.
Eppure, gli ospiti avevano avuto la strada spianata dal gol di Menez, un calcio di rigore per una vistosa trattenuta di Glik dello stesso francese passato in mezzo al polacco ed a Moretti su assist di Niang.
Colpito a freddo, il Toro ha provato in tutto modi a rimediare almeno il pareggio, ma quando non hanno fallito i suoi attaccanti, ci ha pensato la fortuna - palo di Darmian al 31' st - e poi Lopez, bravo nel respingere una fucilata di Quagliarella (27' st).
Il Milan ha cercato di vivere di rendita, ma non è praticamente più riuscito a farsi vedere dalle parti di Padelli.
Con l'espulsione di De Sciglio, che stava bloccando le incursioni di Darmian. Inzaghi è stato costretto a rinunciare al 4-3-3, togliendo Niang, già ammonito. E' stata partita ad una sola metà campo, ma già prima del rosso il Milan aveva combinato poco o niente.
Ventura le ha provate tutte schierando le uniche due punte disponibili, Quagliarella e Martinez, ed ha fatto debuttare Facundo Lescano, classe '96, tentando addirittura la carta del tridente. Ma i granata, nonostante il crescendo di Peres, incontenibile sulla fascia destra, hanno dovuto ancora ringraziare Glik, l'uomo della doppietta e della rimonta contro il Genoa, oggi al 5/o gol in campionato. E' lui il capocannoniere granata e questo la dice lunga. Il Toro incassa un punto, ma la curva è sempre in guerra con il presidente Cairo: a lui sono stati rivolti insulti e lo striscione appeso nella 'Maratona': "Cairo, il tempo è scaduto".
All'ex Cerci, qualche timido applauso, pochi fischi, tanta indifferenza. E l'ironia della curva Primavera': "Bentornato nel calcio che non conta nulla". Forse arriva Maxi Lopez, ma non basta per l'anemico attacco granata.  

Toro-Milan: Ventura ottimista, i successi arriveranno

  Rammarico Torino, sospiro Milan.
"Avremmo meritato i tre punti - dice Kamil Glik, alla quinta rete stagionale -, a parte il rigore abbiamo concesso poco al Milan. Abbiamo creato tante occasioni, compreso un palo e credo che il successo sarebbe stato più giusto ma giocando così possiamo stare tranquilli, le vittorie arriveranno". Anche Giampiero Ventura recrimina: "Il pari va stretto, abbiamo avuto palle gol importanti, subendo solo il tiro del rigore. Credo sia un punto molto più importante di quanto possa sembrare: stiamo vivendo un momento particolare, nonostante le emergenze e le difficoltà il Milan per 90' non è mai uscito dalla propria metà campo".
Il tecnico granata applaude i suoi: "La squadra doveva dare risposte a sé stessa, tornare a divertirsi giocando, a questi livelli devi avere serenità per osare qualche giocata imprevedibile. Penso che ci sia ancora tempo per ritagliarsi un piccolo spazio in questo campionato. Il rigore? Se alla mia età mi metto a discutere queste cose...".
Il Milan ha ottenuto il massimo con una prestazione tutt'altro che indimenticabile. "Non dobbiamo più parlare di terzo posto - riconosce Inzaghi -. In parità numerica avremmo dovuto gestire meglio la gara, in 10 abbiamo sofferto ma dato l'anima e sinceramente pensavo fosse quasi fatta. Poi ancora una volta abbiamo preso gol su calcio piazzato, nonostante avessi inserito Alex proprio per questo". Il tecnico rossonero è scuro in volto: "Appena soffre, la squadra perde certezze; starà a me trasmettere più coraggio ed essere più cinici. Solo con il lavoro si crescerà. Il carattere e la voglia ci sono; manca probabilmente un po' di personalità".
E' stata anche la notte del ritorno di Cerci a Torino, ma non ha giocato. "E' sempre una bella emozione, arrivando allo stadio mi sono ricordato i bei momenti passati qui - ha detto -. I tifosi sanno che fanno parte della mia vita ancora in questo momento.
Per me rimane una bellissima storia". Una stoccata arriva invece dal ds del Toro, Gianluca Petrachi: "Alessio ha qualità importanti ma deve anche trovare l'ambiente giusto è un ragazzo buono ma ha anche dei limiti caratteriali, come ogni giocatore di talento. Va stimolato anche negli allenamenti, il grande campione non ne ha bisogno; e lui è un po' pigro da questo punto di vista". Nostalgia di Cerci? "Magari è venuta a lui; ha qualità ma vanno abbinate a quelle mentali" chiosa Ventura.   


Milan; Inzaghi "peccato, ancora un gol dal corner"

  "Dovevamo gestire meglio l'11 contro 11, perché in 10 abbiamo dato tutto. Ancora                 una volta, su calcio d'angolo, abbiamo preso gol. Dovremo cercare di correre al riparo sotto questo aspetto. Chiaramente in 11 contro 11, andando in vantaggio, potevamo fare meglio il primo tempo, è chiaro che quando rimani 50' in 10, la squadra soffre". Così Pippo Inzaghi ha commentato a Sky sport il pareggio in trasferta del Milan con il Torino "Pensavo fosse quasi fatta, avevo messo anche Alex per i calci piazzati, perché ho visto che soffrivamo un po', per darci una mano nei colpi di testa - aggiunge l'allenatore dei rossoneri -. Incredibile che proprio quando metti Alex, il giocatore più forte di testa, prendi gol su angolo. Il terzo posto? Non dobbiamo più parlarne, dobbiamo pensare a migliorare, lo sappiamo. Tra poche ore si rigioca, lo spirito c'è stato, dobbiamo migliorare nella personalità, nel fatto di andare in vantaggio ed essere un po' più presenti. Dobbiamo continuare ad andare avanti, martedì abbiamo la Coppa Italia, ci teniamo tanto".
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