Cerca

CALCIO. Carica Benitez-De Laurentiis "Vogliamo la Coppa". Higuain sulle orme di Diego.

E' la gara della svolta, della coppa velenosa di Pechino e che ora può far diventare vincente la stagione un po' abbacchiata del Napoli. La truppa di Rafa Benitez lo sa ed è pronta a dare tutto domani all'Al Sadd Jassim Bin Hamad Stadium di Doha, lontano 5.000 chilometri dal San Paolo ma vicino al cuore dei tifosi azzurri: "I giocatori nel cuore e nella testa sanno cosa vogliono i nostri tifosi che non saranno qui", dice Rafa Benitez alla vigilia, mandando un messaggio forte a quel San Paolo disaffezionato ma che aspetta solo un segnale per tornare a riempirsi d'entusiasmo. La sfida resta però durissima, come confermato dallo stesso De Laurentiis: "Loro sono più forti - ammette il presidente, che oggi ha anche avuto un incontro con il collega Andrea Agnelli - però io me la gioco, ho fiducia nella nostra squadra e domani vedremo un grande Napoli". Per fare un grande Napoli ci vorrà la carica dei suoi campioni, a cominciare da Higuain che arriva alla sfida fresco per il turn over con Zapata e carico: dopo il ko                 Mondiale e la delusione in Champions per il Pipita c'è l'occasione di una prima vera gioia stagionale, magari sulle orme di Maradona che alzò la Supercoppa nel 5-1 alla Juventus del '90, dopo aver perso la finale Mondiale. Ma ci vorranno risposte anche da Hamsik, da Callejon che vuole rompere il digiuno di gol, da Mertens che vuole imporsi definitivamente su un palcoscenico internazionale, da Albiol e Koulibaly impegnati nella sfida con Tevez e Llorente. "In una finale non c'è bisogno di caricare troppo i giocatori perché è la partita stessa a caricarli", spiega Benitez che domani può vincere la decima coppa del suo palmares e può portare a Napoli il decimo successo di primo piano della sua storia dopo due scudetti, una Coppa Uefa, cinque Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Una storia che, conferma De Laurentiis nella terra degli sceicchi di cui si parla per presunti passaggi societari, sarà ancora legato al suo nome: "Sento mio questo club - conferma - e finché vivrò sarò il presidente del Napoli". Un messaggio forte alla città, prima di quello ai giocatori: "Lotteremo - dice - per onorare una maglia ed una città. Abbiamo un grande allenatore, giocatori eccezionali. Io sono sempre al loro fianco sia quando si vince sia quando le cose non vanno bene,                 con loro ho un dialogo aperto e diretto". Alle parole chiare del presidente fa eco il tecnico: "La Juve - conferma lo spagnolo che ha già vinto la Supercoppa inglese col Liverpool e quella italiana con l'Inter - è davanti in campionato ma nella partita secca contano voglia di vincere, mentalità e intensità. In testa testa abbiamo solo questa partita, rispettiamo gli avversari ma conosciamo la nostra forza e vogliamo vincere". In città l'atmosfera natalizia si mischia all'attesa per la gara: domani tutti davanti alla tv e probabilmente lo stesso farà Gabbiadini, che oggi potrebbe aver giocato l'ultima gara con la Samp. Ora anche lui vuole vedere i suoi nuovi compagni trasformarsi in undici stelle azzurre che brillano nel cielo di Doha.
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori