Palazzo Alice, a Brusasco, giorno dopo giorno sta diventando una vera e propria “polveriera”. Tra gli inquilini che occupano abusivamente gli alloggi di proprietà dell’Atc, tra chi è moroso da mesi, per non dire anni, tra chi se ne frega dei rumori molesti fino a tarda notte e chi non ha alcun rispetto per le proprietà comuni e si diverte a sporcare ed imbrattare porte, scale e corridoi, la situazione sta via via degenerando. L’impressione è che quel condominio, all’ingresso del paese per chi proviene da Crescentino, lungo la strada provinciale 107, stia lentamente diventando terra di nessuno, dove l’unica regola che vale ancora è quella del più forte. Allargano le braccia, quasi sconsolate, le istituzioni. Non passa settimana senza che il sindaco Franco Cappellino avvisi il prefetto sulla grave situazione che si vive, in generale, nel suo paese. In particolare, in quel condominio. Decine le lamentele che settimanalmente arrivano in Municipio. Talvolta, anche al nostro giornale. L’ultima porta la firma di un gruppo di amiche di una donna che vive, appunto, nel Palazzo Alice. Una segnalazione inviata all’Atc di corso Dante, a Torino, al tribunale di Ivrea e ai giornali locali, per raccontare la storia di questa donna, sul cui capo pende una sentenza di sfratto per morosità. Lo sfratto avrebbe dovuto essere eseguito il 1 ottobre scorso. Ad oggi l’ufficiale giudiziario non ha ancora bussato alla sua porta... “Il 24 settembre 2015 - è la lettera giunta spedita all’Agenzia Territoriale per la Casa, a firma di un gruppo di amiche di una brusaschese residente nel condominio - l’ufficiale giudiziario incaricato dalla Procura di Ivrea arriva al civico 29 di via San Francesco, a Brusasco, in provincia di Torino. Non suona perché i campanelli sono stati da tempo divelti dagli ultimi impropri abitanti dello stabile, chiamato anche ‘Palazzo Alice’. Lo stato di degrado in cui versa il ‘palazzo’ è sotto gli occhi di tutti... Negli ultimi anni praticamente tutte le famiglie che vi risiedevano (affittuari ed anche proprietari) l’hanno abbandonato, optando per altri alloggi in paese. Il palazzo è stato letteralmente invaso da famiglie di zingari, che hanno abusivamente occupato gli alloggi, devastando e distruggendo dai garage agli spazi comuni, come le scale, i pianerottoli, i giardinetti antistanti lo stabile, ecc... ecc... Tutto versa in un grande incivile degrado, dove neppure l’autorità di carabinieri e vigili può far valere la ragione. Conosco una famiglia che però non se n’è andata, certamente per impossibilità economica e forse anche per inadeguatezza sociale. E’ dunque alla sua porta che il nostro ufficiale giudiziario bussa il 24 settembre, gettando questa nella disperazione. Grazie all’intervento di una signora sua amica, e sicuramente al buon cuore dell’incaricata, che l’intervento di sgombero viene posticipato di qualche giorno al primo ottobre. E poi cosa ne sarà? Certo la signora è morosa, ma non abusiva. Vive un disagio a 360 gradi, con problemi notevoli che per rispetto non ritengo di dover scrivere, anche perché i destinatari di questa missiva ne sono tutti da tempo a conoscenza! (servizi sociali, Atc, Comune di Brusasco). Però l’ufficiale giudiziario tornerà a bussare alla sua porta, perché l’Atc ha inoltrato la pratica presso il tribunale e quindi l’iter va avanti, seppur lento ma inesorabile. Ma cosa mi dite di tutti gli altri alloggi Atc occupati abusivamente da anni? La signora è una persona con una dignità, che dobbiamo rispettare con il buon senso se non si riesce a trovare uno straccio di regolamento che ne tuteli questi suo diritto. Dobbiamo poter pensare che esista ancora una giustizia civile e sociale a fronte di uno scempio e di un degrado che si consuma ogni giorno nel Palazzo Alice? Ci appelliamo alla coscienza di qualche responsabile che sappia prendersi la responsabilità di garantire alla signora adeguata soluzione abitativa...”.
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