Mancano pochi giorni alla difesa ufficiale del Titolo Italiano dei Pesi Leggeri che Massimiliano Ballisai effettuerà contro Vincenzo Finiello e il pugile settimese è appena rientrato dagli Stati Uniti d’America. L’incontro tricolore è infatti previsto per la serata di sabato 4 aprile sul ring di Avellino, ma nei giorni che precederanno la partenza per la Campania il campione italiano in carica si cimenterà negli ultimi allenamenti. La vittoria per ko tecnico contro Manuel Lancia, ottenuta nel dicembre scorso in trasferta nel match valevole proprio per il Titolo Italiano dei Leggeri, è stata il coronamento di un lungo percorso iniziato da pugile dilettante sotto la guida del maestro Dino Orso, ma ora le strade di Ballisai e del tecnico torinese si sono divise, tra lo stupore di tutti gli appassionati e addetti ai lavori. Alcune scelte compiute hanno allontanato definitivamente pugile e insegnante e proseguire un percorso comune diventava quindi impossibile, così la preparazione di questa prima difesa del Titolo Italiano è avvenuta a Miami, negli Stati Uniti d’America, nella mitica 5th Street Gym, tempio della boxe mondiale. Max ha tutta l’intenzione di fugare ogni dubbio a riguardo: “Mi sono allenato per più di un mese negli Usa per 2 o, in alcune occasioni, 3 volte al giorno sotto la guida del tecnico Dino Spencer. Sarà lui, insieme a Donato De Martiis e, con ogni probabilità, Diego Velardo a seguirmi all’angolo ad Avellino; loro sono il mio nuovo team”. Un’esperienza oltre oceano è il sogno di tutti i pugili, ma il settimese ha affrontato questa nuova avventura senza adagiarsi sugli allori, con grande determinazione: “All’inizio, tra clima, umidità, lingua e fuso orario, è stata dura, ma dopo la prima sessione di sparring partner ho ottenuto rispetto pugilistico. Hanno visto di che pasta sono fatto e che non sono venuto a Miami per fare una vacanza, come molti magari potevano pensare. Il mio unico intento è quello di preparare il match tricolore contro Finiello nel migliore dei modi e farmi conoscere in America. Potrebbe presentarsi l’opportunità di qualche buon contratto, ma per il momento è presto e sono concentrato solo sull’incontro di Avellino”. C’è grande curiosità per vedere all’opera Ballisai, soprattutto perché molti addetti ai lavori considerano questa difesa della cintura tricolore come una prova del nove per il settimese. Superarla, ancora una volta lontano da casa, vorrebbe dire aver definitivamente raggiunto quella maturità pugilistica che potrebbe aprirgli importanti porte a livello internazionale. Ogni pugile, al pari di tutti gli sportivi, sogna di competere con i migliori al mondo, ma per poterlo fare occorre superare diversi ostacoli. Quello di Avellino, è uno di questi.
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