BOSCONERO. Spacca un braccio al vicino di casa, alla sbarra

Picchia il suo vicino di casa tanto da rompergli il braccio. Per questo Gianpaolo De Marchi, classe 1972, residente a Bosconero, è finito alla sbarra, presso il Tribunale di Ivrea, con l'accusa di lesioni. L'uomo, difeso dall'avvocato Sergio Bersano, in una tarda serata del luglio 2009 avrebbe aggredito Antonino Pecora, classe 1958, costituito parte civile con l'Avvocato Andrea Quinto Bertano. La lite sarebbe insorta per banali divergenze legate alla gestione dei parcheggi nel cortile di strada dei Colleri.

Pecora, nella denuncia sporta presso i Carabinieri di Volpiano, aveva raccontato che quel pomeriggio del 31 luglio si era lamentato poichè aveva trovato un autocarro parcheggiato davanti al portone, appartenente ad un cliente del De Marchi. "Bastardo pezzo di merda!" avrebbe allora urlato l'imputato all'indirizzo della persona offesa, uscendo dal laboratorio.

Verso le 22,30 Pecora era poi uscito con il figlioletto ed aveva trovato un altro mezzo davanti al suo portone. Una bicicletta, stavolta. "Ti ammazzo!" avrebbe inveito a quel punto De Marchi, visibilmente ubriaco. Il ragazzino ero scappato, tutto impaurito. Pecora, invece, era rimasto lì e le aveva prese di santa ragione, schiacciato a terra dal peso del giovane e corpulento avversario, tanto da finire all'ospedale con un braccio spaccato e trenta giorni di prognosi.

I vicini erano poi accorsi, richiamati dalla urla del De Marchi. Il referto medico ha indicato la frattura dell'osso trachite omerale sinistro e varie escoriazioni ma tutt'oggi Pecora ha serie difficoltà a volgere il proprio lavoro di decoratore. In aula, di fronte al giudice Marianna Tiseo, sono già stati sentiti alcuni testimoni, tra cui i vicini Cipolla e Fuoco, ed i carabinieri intervenuti del Nucleo Radiomobile di Chivasso. Inoltre il teste Allotto ha riferito che De Marchi aveva assalito Pecora stringendogli con forza le mani intorno al collo.