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Benessere
25 Settembre 2024 - 16:17
Forse per questioni di moda, si è sentito parlare tanto di “digiuno intermittente” negli ultimi anni.
Intanto capiamo che cos’è il digiuno intermittente: si tratta di una strategia programmata che alterna il digiuno ad una alimentazione controllata, spesso usato per accelerare il dimagrimento o per il trattamento di alcune patologie come colesterolo alto, glicemia ecc. Questa dieta non prevede 24 ore senza mangiare ma dalle 12 a 16 ore di digiuno.
I benefici dovrebbero essere quelli di favorire un rinnovamento cellulare, chiamato autofagia, che consentirebbe una maggior longevità. Tuttavia, alcuni medici chiariscono che questi vantaggi sono attribuibili soprattutto al "mangiare meno" e al conseguente "dimagrire", piuttosto che al digiuno in sé.
In ogni caso su internet troverete numerosissimi siti e app per svolgerlo in autonomia ma io consiglio vivamente di seguire questi regimi alimentari senza il controllo di un medico, soprattutto in presenza delle problematiche sopracitate. Se, invece siete curiosi di migliorare la consapevolezza verso il vostro corpo e il benessere integrale potrebbe essere interessante riflettere su questa pratica.
Vi espongo quindi il mio parere personale (ricordo che non sono un medico) perciò prendete il tutto con le pinze… Parto dal presupposto che, generalmente (mi riferisco alla nostra società occidentale), mangiamo troppo rispetto al reale fabbisogno e spesso mangiamo male (cibi confezionati e snack). A differenza del passato, dove buona parte della popolazione svolgeva lavori di fatica, viveva in abitazioni non climatizzate e a stento riusciva a fare due pasti al giorno, noi, sicuramente, mangiamo più del necessario. Probabilmente non ci rendiamo neppure conto di non aver bisogno di assumere tutte quelle calorie (che, ricordiamoci, sono energia che andrebbe consumata) e non sappiamo più ascoltare il nostro corpo.
Assuefatti da prodotti industriali e affamati più mentalmente che fisicamente, non sappiamo più che cosa sia la “fame”. Per questo, a mio parere, provare a digiunare, per una persona adulta e in salute, può essere una buona idea. Ricordo che nella storia, per motivi sanitari mascherati da precetti religiosi, si è sempre digiunato; la quaresima sarebbe un digiuno, di fatto svoltò dopo un periodo di “abbondanza”, il Natale e il Carnevale. Naturalmente nei cambi di stagione, purificarsi e abbandonare gli eccessi, aiuta a stare bene.
Io ho provato a fare, durante il weekend, quando posso riposarmi maggiormente, 18 ore di digiuno e vi posso assicurare che mi sono sentita bene. Ho percepito consapevolmente il mio corpo e ho constatato una maggior vitalità. Anche il mio compagno normalmente effettua dalle 16 alle 18 ore di digiuno il lunedì, senza cali di energia e mantenendo le prestazioni sportive invariate.
Detto ciò, non siamo tutti uguali e quello che fa stare bene una persona non è detto che funzioni per un’altra. Inoltre, il digiuno non dovrebbe essere protratto troppo a lungo al fine di evitare carenze nutrizionali o altri spiacevoli sintomi quali stanchezza, irritabilità e perdita della concentrazione.
Ci sono poi condizioni in cui è assolutamente sconsigliato digiunare: donne in gravidanza, soggetti malattia, anziani, adolescenti e bambini. Mi pare ovvio che per queste categorie di persone assumere energia sia vitale.
Se invece, siete degli adulti sani provatelo, magari, appunto, in un giorno di riposo e per il numero di ore che deciderete. Vi assicuro che ben idratati riuscirete ad affrontare la giornata, capire se è una pratica che vi fa stare bene e, garantito, non morirete di fame!
Spero di avervi dato qualche spunto di riflessione, nel caso scrivetemi come la pensate!
Buona settimana!
LA VOCE DEL CANAVESE
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