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SETTIMO TORINESE. Primo giorno di scuola

SETTIMO TORINESE. Primo giorno di scuola

Scuola (foto archivio)

SETTIMO TORINESE. Se ce la fa la scuola, ce la facciamo tutti: sarà la scuola a vincere la partita per noi, perché nella scuola ci sono curiosità, conoscenza, crescita, partecipazione, cultura. C’è tutto. Per questo vogliamo a tutti i costi che la scuola riparta bene, vogliamo che con i primi giorni di scuola si affermi la rinascita per i nostri bambini, i nostri ragazzi, i loro maestri.

E anche per noi. Se la scuola riparte bene, riparte bene tutto, il domani del nostro Paese è lì, sui banchi di scuola. Imparare, crescere, studiare sono cose belle, anche se faticose. Il sapere, le relazioni, tutto nasce dalla scuola, che è passione, perché una cosa fatta con letizia la si fa volentieri.

La scuola è educazione, parola antica, forse un po’ in disuso, ma il linguaggio, i comportamenti, gli atteggiamenti dei nostri ragazzi nascono, oltre che in famiglia, a scuola. Lì diventano donne e uomini consapevoli. La scuola è rispetto delle persone e delle cose. A scuola i nostri bambini si accorgono di non essere unici al mondo. Esistono gli altri, le cose degli altri e quelle di tutti. Inoltre, ed è una grande fortuna, la nostra è una scuola cosmopolita, i bimbi si confrontano con altre culture, lingue, tradizioni, ed è bellissimo perché possono scoprire il mondo (e noi con loro) senza muoversi di qui.

Per questo è necessario che imparino a rispettarsi tra loro e a rispettare gli adulti che camminano al loro fianco. La scuola è la vita e ci aiuterà a uscire dall’incubo. È importante che sia ripartita la scuola, per i bambini, le loro famiglie, per chi ci lavora con impegno e passione e che, tra mille difficoltà, non ha mollato un millimetro.

Questa prima, positiva settimana insegna che la scuola è fatica: per i giovani e per i loro maestri quest’anno lo sarà più che in passato, e quando ci saremo gettati dietro le spalle le difficoltà di questi anni saremo più forti, e lo saranno anche i nostri ragazzi.

Tra qualche tempo, anche se passarci dentro è stato difficile, guarderemo indietro e ci diremo che sì, è stata dura, ma dall’asprezza di questo tempo abbiamo tirato fuori una comunità migliore, famiglie migliori, ragazzi e bambini migliori. Che il cammino dei nostri ragazzi e dei loro maestri sia felice, fecondo, positivo. Un grande in bocca al lupo a tutti voi.

Siete davanti al nostro cuore. Anzi, ci siete dentro.

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