Francamente ci stanno un pochetto stufando. Esattamente com’era successo con il Movicentro e con l’Iperstore, anche sulla chiusura dell’ex Caserma Valcalcino di Ivrea, la giunta torna a nascondersi dietro una documentazione “Top secret” da non diffondere e non se ne capisce il motivo. All’indice una perizia del 2010 firmata dagli ispettori della Città Metropolitana in cui, stando alla giunta “Si salvi chi può”, stando alle Opposizioni non ci sarebbero i termini per chiudere e sgomberare alcunchè come invece si vorrebbe fare con tanto di categorico ultimatum alle Associazioni (e sono tante) lì ospitate. Altro giallo sull’ordinanza che avrebbe dovuto essere pubblicata sull’albo pretorio al più tardi entro la giornata di sabato. La fa il sindaco. La fa il dirigente comunale. Morale? Per il momento non l’ha ancora fatta nessuno. Pare siano entrati in crisi proprio per un discorso di competenze. Se la farà il dirigente, semprechè la perizia venisse considerata una reale fotografia delle condizioni dell’edificio, sarà la prova provata che esistono delle responsabilità, fors’anche penali, di chi gestiva l’Ufficio tecnico. Se la dovesse fare il sindaco, nella forma “contingibile e urgente” in base agli articoli 50 e 54 del testo unico sugli Enti Locali,dovrà per forza di cose allegare una nuova perizia. Insomma la giunta, guidata più dalla pancia che dalla testa, si è per l’ennesima volta incartata su sè stessa, vai a capire spinta da quale fantomatico suggeritore. Tornando alla “perizia” tenuta nascosta, quel che non si capisce è il motivo per cui la si vorrebbe tenere nascosta, o meglio si è capito che lo si fa per evitare un pubblico dibattito. E anche questa - se ce lo si consente -è roba da avanspettacolo, da avvocati azzeccagarbugli, considerando che le leggi sulla trasparenza sono state inventate dal legislatore (e citiamo testulamente) per “favorire forme diffuse di controllo nel perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche, promuovendo così la partecipazione al dibattito pubblico...”. Chissà se al sindaco Stefano Sertoli, al vicesindaco Elisabetta Piccoli e al presidente del consiglio Diego Borla questa cosa è chiara? Insomma nell'Amministrazione della cosa pubblica non si gioca a mosca cieca.
Liborio La Mattina
SUL NUMERO IN EDICOLA MARTEDì 14 AMPI SERVIZI SULL'ARGOMENTO....
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.