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06 Novembre 2020 - 10:45
Maxi sconto di pena per i fratelli Bergero e Alex Bianciotto, in carcere dal 2017 per aver ucciso il 24 ottobre 2017 due pastori romeni in un campo in frazione Castelrosso a Chivasso. In secondo grado la condanna scende da 30 a 20 di carcere ciascuno, ridimensionata di un terzo.
In primo grado (avevano scelto il rito abbreviato) in tribunale a Ivrea erano stati condannati a 30 anni di carcere ciascuno.
La sentenza di secondo grado è stata formulata, mercoledì mattina, in tribunale a Torino dal giudice Fabrizio Pasi, presidente della prima sezione della Corte d’Assise d’Appello. Una pena ridimensionata per effetto di un accordo delle parti che preclude quindi il ricorso in Cassazione.
Un accordo tra l’accusa rappresentata in aula dal sostituto procuratore generale Paolo Fiore e la difesa degli imputati.
Una soddisfazione per le difese rappresentate dagli avvocati Celere Spaziante di Ivrea che tutela i fratelli Bergero e gli avvocati Enrico Scolari e Federica Ranieri di Ivrea che difendono Alex Bianciotto. Perché il sostituto procuratore generale Paolo Fiore ha sostanzialmente accolto le richieste delle difese ad una pena più tenue.
E alla lettura della sentenza era palpabile la commozione sui volti dei quattro imputati, accompagnati in aula dalla polizia penitenziaria.
Una condanna definitiva e che tiene conto dei tre anni di carcere già scontati. Resta, invece, l’obbligo al pagamento di una provvisionale di cento mila euro per ognuna delle quattro parti civili: i familiari dei due pastori romeni, Costel Cornel Calinciuc e Doru Olaru Constantin, uccisi quando avevano rispettivamente 38 e 28 anni.
In quel campo i quattro imputati arrivarono di notte e incendiarono la roulotte dove i romeni dormivano.
I romeni poi fuggiti dalla roulotte in fiamme vennero inseguiti e una volta raggiunti picchiati a morte con calci, pestoni, bastoni in legno e sbarre metalliche.
La spedizione fu organizzata dopo che il fratello più giovane dei Bergero, Attilio, era stato picchiato da alcuni pastori alle dipendenze dei Pognant, una famiglia di pastori rivale dei Bergero.
Ora i fratelli Bergero e Bianciotto si comportano come detenuti modello dopo la mattanza di tre anni fa a Chivasso. In carcere alla Vallette di Torino, Romano Bergero, 36 anni, di Foglizzo, trascorre il tempo ai fornelli nella cucina. I fratelli Piero, 33 anni, anch’egli di Foglizzo rinchiuso a Ivrea e Daniele, 28 anni, di Front Canavese in carcere a Biella si sono specializzati in lavori di manutenzione e in tipografia. A Ivrea Alex Bianciotto, 32 anni, di Mercenasco è impiegato nella tipografia della casa circondariale.
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