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10 Settembre 2020 - 11:22
È deceduta lo scorso 27 agosto, in Torino, all’età di 78 anni, Graziella Nicoli, la sorella minore di Guerrino, il celebre partigiano a cui Settimo ha dedicato una strada e una scuola media. Vedova di Arturo Consavella, aveva due figli, Mara e Paolo.
Ripercorrere le vicende della famiglia Nicoli equivale a rispolverare pagine di storia del Novecento. Originario del Polesine, il padre, Nello, nato nel 1897, si era trasferito a sud del Po, in territorio romagnolo. Lì aveva sposato una ragazza di Ferrara, Maurina Filippini. Carattere orgoglioso e indomito, non aveva mai voluto piegarsi al fascismo per amore del quieto vivere. Sostenuto dalla moglie, si era deciso a emigrare in Piemonte, a Chivasso, cercando un luogo più ospitale. Nel 1925 gli era nata Lionella, nel 1927 Guerrino, nel 1933 Giuseppe.
Poiché lavorava nel grande stabilimento torinese della Snia Viscosa, Nello Nicoli aveva preferito cercare casa in una località più vicina. E la scelta era caduta su Settimo, dove nel 1937 nacque Lina (deceduta cinque anni più tardi) e nel 1942 Graziella. Ragazzo spensierato che sognava l’avventura, in un mondo libero dalle ingiustizie e dalle prevaricazioni del potere, Guerrino raggiungerà i partigiani che operavano tra la valle Sangone e la bassa valle di Susa: morirà non ancora diciassettenne, il 26 giugno 1944, ad Avigliana, nei pressi della stazione ferroviaria, durante l’attacco condotto dalle forze della Resistenza contro il dinamitificio Nobel. Nel 1959 Giovanni Gronchi, presidente della Repubblica, gli attribuirà la medaglia d’oro al valor militare.
Nata il 25 marzo 1942, Graziella era l’ultima superstite dei cinque fratelli Nicoli. Benché residente a Torino, manteneva solidi legami con Settimo, soprattutto con la locale sezione dell’Anpi, intitolata al giovane Guerrino sin dall’immediato dopoguerra. Finché la salute glielo ha permesso, partecipava con la figlia Mara, il genero Giorgio e la nipotina Camilla alle annuali manifestazioni del 25 aprile. I funerali si sono svolti giovedì 3 settembre presso la parrocchia San Giovanni Bosco, nel quartiere torinese di Mirafiori.
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