Una legge che condanni con una maggiorazione di pena il “revenge porn” è l’ennesimo modo per darla vinta a quelli che utilizzano uno stratagemma meschino per vendicarsi delle frustrazioni della vita. A rendere forti gli ex fidanzati “sedotti ed abbandonati” è l’eccessiva importanza che viene data dalle donne e dalla società a scatti rubati che appartengono a momenti passati, vissuti magari con leggerezza ma comunque con la volontà di immortalare situazioni che si ritengono private.Ci sono già sanzioni e pene abbastanza efficaci che condannano la violazione della privacy e il diritto d’immagine. Un reato ad hoc, per una colpa che non è un reato differente dagli altri, è superfluo, macchinoso, ghettizzante e serve soltanto a fare ancora un passo indietro verso il bigottismo, la chiusura mentale, il falso pudore di chi fa bene a voler sperimentare qualsiasi tipo di emozione e libidine, purchè non lo si sappia in giro “altrimenti cosa penserà la gente”.La gente siamo noi. Gli altri siamo noi. Non sono soltanto le parole di una canzone di successo di qualche anno fa. E’ la scottante verità che non vogliamo ammettere, perchè ci piace troppo giudicare e parlare degli altri, leggere i giornali di gossip e guardare le trasmissioni che lavano in pubblico i panni sporchi dei vip, per costruire nella nostra quotidianità i piccoli scandali della cognata con l’amante e del vicino di casa che torna tardi la notte e non si sa bene dove trascorra il suo tempo lontano dalla famiglia.Le donne che chiedono a gran voce il revenge porn dovrebbero farsi un esame di coscienza. Cosa le spinge a vergognarsi di se stesse? Cosa le fa sentire sporche nell’aver compiuto degli atti erotici di piacere e trasporto con il proprio partner? Cosa viene violato dall’occhio di chi guarda un seno nudo piuttosto che una mano nuda?La colpa è nell’occhio di chi guarda. Ma è anche in quello di chi si sente guardato nella convinzione di aver compiuto un atto disdicevole, proibito, sbagliato.Non c’è nulla di male nel lasciarsi andare al sesso. Nel fare all’amore. Siamo animali con bisogni primari che chiedono di essere soddisfatti, fuori o dentro il vincolo del matrimonio. O la stirpe umana si sarebbe estinta da parecchio. La vera sfida di oggi saranno le donne che strizzeranno l’occhio all’ex partner che vuole minacciarle e punirle con questi ricatti intimi: “roba da dilettanti, con il mio nuovo fidanzato faccio molto meglio!”
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.