SAN SEBASTIANO. Una marcia per la legalità.

Tre giorni di Armonia a Cascina Caccia, per ricordare come ogni anno la morte del giudice Bruno Caccia, assassinato il 26 giugno di trentacinque anni fa dalla ‘ndrangheta che in quella cascina, oggi occupata da Libera, decise la fine dei suoi giorni. “Armonia libera la mente” è il festival di musica, spettacoli e cultura messo in piedi dai ragazzi di Libera e che per due giorni è stato protagonista a San Sebastiano portando un clima di festa ma anche di riflessione su una delle piaghe italiane più dolorose. Utile per ricordarci che i nostri mali non derivano solo dall’immigrazione. La marcia in onore del giudice, con la partecipazione delle autorità locali, ha dato il via al memoriale sabato 24, giornata ravvivata dai numeri del Circowow e dai Twee in concerto, preceduti rigorosamente da un intervento della famiglia Caccia. Domenica sera, chiusura esplosiva con i Modena City Ramblers, il gruppo di “combat folk” più famoso d’Italia che ha stretto alleanza con l’associazione di don Ciotti per presentare l’ultimo disco “l’Onda libera” nei territori sequestrati alla mafia. La dedica del cantante è per coloro che ogni giorno escono di casa e si impegnano in prima linea ma spesso non salgono agli onori della cronaca. Come non essere d’accordo?