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SETTIMO. La terrazza di Archimede apre le porte alla scrittrice

SETTIMO. La terrazza di Archimede apre le porte alla scrittrice

La terrazza della biblioteca Archimede di Settimo apre le porte agli scrittori. Martedì 19 giugno, la giovane scrittrice Alice Basso, milanese d’origine e piemontese d’adozione, ha presentato il suo nuovo romanzo “La scrittrice del mistero”, ed. Garzanti. La protagonista è Vani, una brava ghostwriter che si mette al servizio del commissario Berganza per scoprire chi minaccia di morte Riccardo, il suo ex fidanzato. Il ghostwriter: una professione che porta con sé delle riflessioni psico-sociologiche. Alice differenzia due tipologie di ghostwriter, la prima è quella di chi mette la propria capacità a favore di persone che hanno una bella storia da raccontare, una storia colma di significati, ma che per diversi motivi non riescono a metterla nero su bianco, come ad esempio rifugiati politici, ex prigionieri di campi di concentramento, ecc. La seconda tipologia rappresenta colui/lei che offre la competenza letteraria a favore della vanità di scrittori, o presunti tali, che vogliono vedere il proprio nome sulla copertina di un libro. Vogliono un complimento, vero o falso che sia, che li innalzi agli occhi degli altri. E allora, tra la frescura che si è respirata sulla terrazza e con un bicchiere di Luvertin, una domanda è sorta spontanea: veramente stiamo vivendo in una società nella quale è più importante un complimento fine a se stesso che non la fatica e la bellezza di creare qualcosa che parte da dentro di sé e arriva all’altro?  La scrittura, come tutte le arti, rispecchia la società e, forse sì, oggigiorno è più importante la meta che non il viaggio.

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