La strada che c'è e non c'è

Avete presente via Baraggino? No alt! Un momento, non via Baraggino dell’uscita Chivasso centro, dell’ex zona Lancia e dell’imbocco della Torino-Milano. Qua parliamo della “nuova” via Baraggino, quella vicino alla Blatta, alla chiesa di San Giuseppe Lavoratore e al supermercato “In’s”. No? Nessuna reminescenza? Bene, non siete gli unici. I residenti di questa zona, infatti, lamentano da qualche tempo una problematica un po’ bizzarra: la strada in cui vivono non si trova. A raccontarla quasi vien da ridere. Sembra una di quelle storie che “ma va la fatti furbo, non può essere vero!”. Invece, ascoltate un po’. La nuova via Baraggino non si trova. Non la trovano i navigatori satellitari. Non è indicata nelle mappe dei telefonini. Se provate a spedire una lettera, o un pacco, a via Baraggino indirizzo “vattelapesca”, state sicuri che vi torna indietro. Perché? Già, perché? Se per assurdo ipotizzassimo l’esistenza di un Peter Pan chivassese, altro che isola che non c’è. Verrebbe proprio da chiamarla “la strada che non c’è”, o per meglio dire “la strada che c’è ma non c’è”. Non si trova. Pare che sia una “zona fantasma” della nostra città. E’ l’incubo dei corrieri: “Scusi, sono finito in mezzo ai campi, vado bene giù di qui?”. Lo “sbarellamento” assicurato per navigatori e simili. Dei pacchi che non arrivano poi, non parliamo. L’unico eroe in questa storia, se proprio vogliamo trovarlo, è il postino, quel temerario, che oramai ha capito la situazione. Le strade le conosce tutte e anche quelle più nascoste e introvabili, lui le scova e la posta riesce a recapitarla. Ma per tutti gli altri non-eroi? Ci chiediamo da che cosa possa dipendere. Problemi con la toponomastica? Navigatori con mappe non aggiornate? Senso dell’orientamento andato in coma? Chi lo sa. Magari prima o poi ne verremo a capo. E chi sa spiegarci il mistero, della strada che c’è ma non c’è, magari batta un colpo.