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CHIVASSO. Gruppo Waste Italia: si dimette Colucci. Al suo posto Vietti

CHIVASSO. Gruppo Waste Italia: si dimette Colucci. Al suo posto Vietti

Vietti

Si è dimesso Pietro Colucci, presidente del Consiglio di amministrazione del Gruppo Waste Italia. Attraverso altre due controllate il Gruppo controlla SMC, la società proprietaria delle discariche di Chivasso e del 49% di SETA. Si sono dimessi anche i consiglieri Marco Fiorentino, Alessandra Fornasiero e Francesca Sanseverino. Consob, l’autorità di vigilanza sulla borsa e sulle società quotate, aveva impugnato in sede civile il bilancio 2015 del Gruppo, giudicandolo redatto in modo non conforme ai principi contabili stabiliti dalla normativa. Pur non condividendo i rilievi di Consob, e preparandosi e contestarli in sede legale, Colucci e i tre consiglieri – spiega un comunicato del Gruppo - si sono dimessi per rispetto dell’autorità di vigilanza. I dimissionari restano in carica fino ad aprile, quando, salvo imprevisti, subentreranno loro in qualità di presidente l’onorevole professore e avvocato Michele Vietti, e come consiglieri l’avvocato Giuseppina Rubinetti, l’avvocato Francesca Rossetti e la dottoressa Maria Milone. Li affiancherà come quinto consigliere non indipendente il manager del Gruppo avvocato Roberto Maggio. I nuovi consiglieri rivestiranno un “ruolo di garanzia verso il mercato e verso gli stakeholder”. In particolare, l’onorevole Vietti viene indicato come “persona di alto profilo istituzionale, professionale e di garanzia”. Arrivano i piemontesi: Michele Vietti Vietti è un nome noto nel Torinese. Nato a Lanzo nel 1954, è entrato per la prima volta in Parlamento nel 1994, l’anno della discesa in campo di Silvio Berlusconi, sconfiggendo nel collegio uninominale di Chivasso il brandizzese Oscar Bertetto, candidato delle sinistre. E’ rimasto in parlamento per quattro legislature, fino al 2010, nell’ala centrista e cattolica dello schieramento di centrodestra (CCD e poi UDC).  Ha occupato le cariche di sottosegretario al ministero della Giustizia e al ministero dell’Economia e delle Finanze nei governi Berlusconi. E’ stato presidente delle Commissioni ministeriali per la riforma del diritto societario e del diritto fallimentare. Nel 2010 diventa vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, l’organo di autogoverno dei magistrati formalmente presieduto dal Presidente della Repubblica, e vi rimane fino al 2014. Nell’aprile 2015 il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi lo nomina al vertice del Comitato di sorveglianza di Alitalia. Nell’agosto dello stesso anno il ministro della Giustizia Andrea Orlando lo pone a capo della commissione incaricata di elaborare un piano di riforma della giustizia. Vietti è titolare dello studio legale “Vietti e Associati”, che ha sede a Torino e a Roma. Ne fa parte l’avvocato Francesca Rubinetti, che entrerà con Vietti nel consiglio di amministrazione del Gruppo Waste Italia. Lo studio è attivo nell’assistenza a imprese, banche e amministrazioni pubbliche. Fra le sue principali specializzazioni vi sono il diritto industriale, e il diritto commerciale, in particolare quello societario e bancario. Lo studio fornisce assistenza nei rapporti e nei contenziosi con “le authorities settoriali di vigilanza”: il che potrebbe spiegare perché Colucci, nel mirino di Consob, abbia scelto Vietti come successore. Vietti è professore straordinario di Diritto delle Società nell’università privata UNINT di Roma. In passato la stampa ha attribuito alla sua famiglia interessi nell’attività delle cliniche private. Nel sito del CSM leggiamo che è stato Presidente Regionale del Piemonte dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata dal 1996 al 1997 e membro del Consiglio Nazionale della stessa associazione, componente del Consiglio Direttivo della sezione di Torino UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) e componente del Consiglio Direttivo dell’Associazione Provinciale della Proprietà Edilizia-Confedilizia. L’avvocato Giuseppina Rubinetti dello Studio Vietti Torniamo ai cambiamenti nel consiglio di amministrazione del Gruppo Wasta Italia. Come abbiamo ricordato, la neo consigliera avvocato Giuseppina Rubinetti fa parte dello Studio Vietti, dove si occupa di diritto societario, diritto fallimentare, contratti commerciali e di compravendita immobiliare, diritto bancario. Roberto Maggio: da ASM al Gruppo Waste Italia L’avvocato Roberto Maggio, settimese, è anch’egli noto nei nostri Comuni. Dal sito del Gruppo Waste Italia e da altre luoghi in rete si apprende che ha iniziato la sua esperienza lavorativa presso la società pubblica “Azienda servizi municipalizzati” (ASM) di Settimo Torinese, fino ad assumere nel 2001 la carica di vicedirettore generale. Nel 2004 diventa City manager di Settimo Torinese. Nel 2006 ritorna in ASM con la carica di direttore generale del gruppo. Nel 2008 assume la carica di membro del consiglio direttivo per la proposta di realizzazione e gestione di impianto di trattamento e valorizzazione di rifiuti presso l’associazione temporanea di Impresa SMAT S.p.A, STEA S.p.A. e ASM S.p.A. Dal 2010 è prima direttore generale e poi amministratore delegato di SEI Energie S.p.A., la società che nel 2010 ASM ha venduto a Kinexia, poi Gruppo Waste Italia, di Pietro Colucci (nel dicembre 2016 SEI Energie ha chiesto il concordato preventivo). Nel gennaio 2015 è eletto amministratore delegato di SETA. Nello stesso anno lascia SETA e diviene amministratore delegato di SMC, proprietaria delle discariche di Chivasso, che nel frattempo aveva comprato il 49% di SETA e aveva presentato il progetto Wastend. Nel gennaio 2016 lascia SMC e diventa presidente di Innovatec in sostituzione del dimissionario Pietro Colucci. La società Innovatec, una correlata del Gruppo Waste Italia, nel luglio 2015 aveva affittato per 36 mesi da SEI Energia il ramo teleriscaldamento  (gli impianti di Rivoli, Collegno e Grugliasco), nella prospettiva di una acquisizione definitiva. Pietro Colucci, il fondatore del Gruppo Waste Italia Il presidente dimissionario del Gruppo Waste Italia è da sempre un imprenditore nel campo dei rifiuti. Nel 2000 compra il ramo italiano della statunitense Waste Management. Dall’acquisizione nasce il gruppo Unendo, che dirige insieme al fratello Francesco. Nel 2004 Unendo acquista la storica Schiapparelli, che assume la denominazione di Kinexia. Nel 2011 Pietro esce da Unendo e fonda il Gruppo Sostenya, controllante di Kinexia. Faceva parte di Sostenya la società KmVerde, che nel 2012 si era proposta di realizzare a Montanaro il progetto omonimo. Nel 2014 Sostenya si fonde per incorporazione in Kinexia S.p.A, che nel 2015 assume la denominazione di Gruppo Waste Italia.  Il Gruppo controlla indirettamente SMC, la società proprietaria delle discariche chivassesi e del 49% di Seta, nonché proponente del progetto Wastend. Il Gruppo Waste Italia soffre da tempo di una grave crisi finanziaria. L’indebitamento finanziario netto è salito a 300 milione di euro. Per le discariche di Chivasso SMC deve un milione di euro di royalties al Comune e due milioni di garanzie finanziarie alla Regione. Due debiti sui quali l’amministrazione chivassese mantiene una encomiabile riservatezza. Nel 2011 il Comune di Chivasso bloccò con una ordinanza il conferimento nella discarica “Chivasso 3” del “nerofumo” proveniente da Pioltello (MI). La magistratura giudicò illegale tale conferimento e rinviò a giudizio alcuni dirigenti di SMC (precisiamo: i dirigenti, non SMC in quanto tale). Ricordiamo l’episodio sia perché avvenuto nella nostra città, sia perché nella indagine e nel successivo processo, in corso a Roma, è stato coinvolto Giuseppe Chirico: allora era amministratore delegato di SMC, lo era ancora nel 2014 quando la società presentò la prima versione del progetto Wastend, e ora è amministratore delegato di tutto il Gruppo Waste Italia.
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