PONT CANAVESE. Dov’è finito il Natale?

Fra pochi giorni sarà Natale e poco si respira  a Pont l’atmosfera natalizia. 

A parte gli addobbi sulle facciate delle case e le luci nelle strade (per fortuna ci sono almeno quelli a rallegrare la vista), poca è la gente che si vede in giro e pochissimi sono gli affari per i negozianti. Non che sia un inedito: le cose sono in costante e progressivo peggioramento da tempo immemorabile.  

Quest’anno però è arrivato il colpo di grazia per le attività produttive, con tutte le inevitabili ripercussioni sugli altri settori economici e sullo stato d’animo dei cittadini: dopo tante battaglie e tanto impegno la Sandretto è chiusa e – più in sordina perché le notizie arrivano per sentito dire – sta chiudendo anche la LIRI. Né non si può gioire che cessi l’attività perché non la fa per motivi ambientali ma per problemi produttivi o gestionali: dei quali peraltro i non addetti ai lavori sanno pochissimo, visto che tutto, in quell’azienda, è sempre stato avvolto nella nebbia e nel mistero. 

Quanto alla Sandretto, i dipendenti licenziati non avranno nemmeno l’amara soddisfazione di trascorrere il Natale sapendo di quale morte dovranno morire ovvero se ci sarà un fallimento - che qualche minimo spiraglio lo lascerebbe aperto - o se il Tribunale si pronuncerà a favore del Concordato: i termini scadono proprio a Natale per cui arriverà probabilmente qualche notizia nei giorni successivi. 

Non resta che aspettare: lo dice anche il responsabile della FIOM Fabrizio Bellino. Intanto la tenda che i dipendenti avevano  montato davanti allo stabilimento negli ultimi tempi del presidio è rimasta lì per ogni evenienza ma, restando inutilizzata, si è afflosciata su sé stessa: nulla meglio di quella tenda potrebbe  simboleggiare la situazione presente.