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TRINO. Profughi calciatori della Lg

Sono trenta. Il più giovane 18 anni appena. Il più anziano non supera la trentina. Sono arrivati a Trino nemmeno un mese fa. Sono sbarcati in Italia dopo essere scappati dai loro paesi sui barconi. Provengono dall’Etiopia, dalla Libia, dall’Eritrea e da ogni parte del sud - est asiatico. Nel comune trinese hanno trovato la loro nuova casa. Da mercoledì pomeriggio condividono anche la loro passione per il calcio. Segno che lo sport è ancora in grado di superare ogni tipo di confine. Geografico, culturale, religioso, intellettuale. Da mercoledì pomeriggio, i 30 richiedenti asilo indossano la divisa della squadra di calcio trinese. La maglia bianco - azzurro della Lg Trino. Il sindaco Alessandro Portinaro ed i dirigenti della società, in collaborazione con il gruppo dei tifosi, i Blue Boys, hanno regalato loro un kit calcistico completo. T - shirt, pantaloncini e calzettoni in buonissimo stato della passata stagione calcistica 2004 - 2005. Insieme all’abbigliamento sportivo hanno ricevuto anche in regalo anche cinque palloni da calcio con cui poter giocare tra di loro ed esercitarsi. “L’iniziativa - ha commentato il primo cittadino Portinaro - è nata per volontà della squadra Lg Trino e dal gruppo dei tifosi. Mercoledì pomeriggio, quando ci siamo recati al centro di accoglienza dove sono ospitati, i migranti sono stati invitati a partecipare alle attività sportive”. Sia come tifosi che come spettatori. “Si tratta di un’occasione di interazione - continua il sindaco - in cui questi trenta ragazzi avranno la possibilità di utilizzare il campo e giocare insieme ai ragazzi della squadra”. Ma per il momento, parlare della formazione di una squadra ufficiale ancora non si può. “I ragazzi sono qui da troppo poco tempo. Stiamo ancora sbrigando tutte le pratiche burocratiche e la legge non ci permette ancora di avere questo tipo di permessi. Più avanti, quando ci saranno tutti i documenti non si esclude nulla”. Per il momento, la società ha in mente di organizzare un amichevole con il Trino per vedere i giovani giocare dal vivo. L’entusiasmo dei richiedenti asilo è comunque a mille. Come infatti ha spiegato il primo cittadino, “sono contenti  di qualsiasi cosa permetta loro di interagire con gli altri. E questa è una buona occasione”. L’amministrazione comunale e la società di calcio hanno anche donato ai ragazzi del materiale destinato ai bambini. Come avverrà per il periodo natalizio, verrà destinato ai piccoli abitanti di Banfora, città africana gemellata con Trino.
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