Aria pesante quella che si respira per le vie di Chivasso; talmente pesante che potrebbe essere tagliata con un coltello. I motivi, escludendo lo smog e il clima uggioso, sono facili da immaginare e riguardano la recente, o imminente, chiusura di servizi indispensabili rivolti ai cittadini. I chivassesi infatti dovranno fare a meno di Camera di commercio, Tribunale, degli sportelli Gdf Suez e anche dell’Inps. O meglio, per usufruirne saranno costretti a recarsi a Ivrea, a Torino od in altre città della provincia. Addirittura, il servizio potrebbe essere gestito per via telematica. Facile da dire, molto meno da mettere in pratica, soprattutto se a doverlo fare sono persone non più così giovani, sole, senza mezzi di trasporto a disposizione e senza computer con relativa connessione internet. Magari con difficoltà motorie dovute all’età, magari con problemi economici. E girando per le vie di Chivasso, sono proprio loro ad esprimere cosa pensano della chiusura di tutti i servizi. Opinioni tutt’altro che positive. “ La nostra città sta subendo un depauperamento, stiamo perdendo tutti i servizi utili per la nostra comunità”, afferma Graziella Ferrari, cittadina chivassese. “ Siamo arrabbiati come bestie”, sostiene il pensionato Luigi Zucca. E aggiunge: “ Ci hanno portato via il tribunale, il gas e ora pure l’inps. È una vergogna perché noi cittadini avevamo lottato per avere l’Inps anni fa”. Palmerino Ursetta, anche lui pensionato, sostiene: “ stanno spostando tutti i servizi a Ivrea, c’è un numero verde ma a quello non rispondono, io come faccio se ho qualche questione da risolvere?”, si chiede l’uomo senza riuscire a darsi una risposta. Della stessa opinione, Giuseppe Alesi, mentre continua il signor Michele Papaleo: “ siamo rimasti completamente soli; le uniche cose che continuano a rimanere sono le tasse da pagare”. Della stessa opinione è la signora Irene G. : “ noi cittadini continuiamo a pagare per dei servizi che non abbiamo più; sono molto contrariata, soprattutto per l’inps. Noi povera gente non possiamo correre in giro per la provincia ogni volta che c’è un problema”. E alla domanda su chi siano per loro i responsabili di questa situazione, i chivassesi affermano di essere consapevoli che molto sia dovuto alla spending review operata dal governo e alla crisi economica. Ma a questo aggiungono la responsabilità del comune di Chivasso: “ il nostro comune dovrebbe preoccuparsi di più dei bisogni dei suoi cittadini, considerare le difficili conseguenze delle decisioni che prende”. In altre parole, dovrebbe semplicare la vita dei suoi cittadini, non complicarla.
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