Un passo avanti significativo per la “Porta del Canavese”, che presto potrebbe diventare realtà. Il progetto di realizzare una stazione di interscambio tra la linea Aosta-Chivasso e la linea Altà Velocità Torino-Milano, da anni sostenuto dall’associazione chivassese “Identità Comune” del professor Carlo Fontana e di Tomas Carini, ha ricevuto il “sì” della Regione Piemonte. Non ancora con un impegno formale, ma se non altro con una volontà espressa di fronte ai sindaci di tutto il chivassese. L’altra sera, in sala consiliare a Palazzo Santa Chiara, durante l’incontro con il sindaco Libero Ciuffreda, l’assessore ai Trasporti Claudio Castello ed i primi cittadini del territorio, l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco ha accolto con grande favore l’ipotesi di trasformare Chivasso nel principale nodo di scambio nella reta stradale e ferroviaria del Canavese, del Monferrato, del Vercellese e della zona orientale dell’area torinese. “Ci sono tutte le condizioni per aprire una serie di ragionamenti su questo progetto - ha dichiarato Balocco -. Chivasso è un nodo che può attrarre e che ha enormi potenzialità di sviluppo. L’idea è quella di dare priorità al trasporto su ferro e mettere ordine a quello su gomma diversificando le offerte, facendo rete e lavorando sulle coincidenze tra treni e treni, treni e autobus, autobus e autobus e puntando anche sull’integrazione tariffaria. La Porta del Canavese è funzionale a tutto questo”. Il progetto disegnato da Identità Comune prevede infatti di trasferire i treni Freccia Bianca sulla rete dell’Alta Velocità liberando la linea storica Torino-Milano al servizio metropolitano locale. Una rete di trasporti razionale, insomma, che trasformi Chivasso nella porta d’accesso ai servizi Alta Velocità realizzando due fermate intermedie a Chivasso e Novara. Una rete di trasporti che potenzi anche la ferrovia come asse portante, razionalizzi le tratte di autobus superflue perché già abbondantemente coperte dai treni (Torino-Chivasso), favorisca l’interscambio con il treno, aumentando le corse su gomma delle linee collinari che non sono servite dalla ferrovia. Le tratte Torino - San Mauro -Castiglione - Gassino -San Raffaele - Chivasso o le linee per Ivrea, Casale ed Asti ne sono un esempio. Proprio per partecipare ai bandi di concorso che si terranno nell’aprile 2016 e dare inizio ai lavori, tutti i sindaci dell’area omogenea di Chivasso presenti giovedì hanno assunto l’impegno di portare il progetto in Consiglio: le relative delibere verranno poi inviate alla Città Metropolitana, alla Regione Piemonte e, quindi, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
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