Palmiro Cangini, l'assessore di Zelig, quello di "fatti, non pugnette!"
Alla notizia che la metropolitana che non si farà mai potrebbe arrivare a Pescarito, a San Mauro hanno cominciato a sbavarsi addosso. Più di tutti sbrodolava il segretario Fabio Lo Cicero, fedele scudiero dell'assessore torinese ai trasporti, Claudio Lubatti. “Il Pd porta a casa il risultato, il resto sono solo chiacchiere” sentenziava, prode, con grande sprezzo del pericolo ma soprattutto del ridicolo. La verità è che, a meno di considerare un “risultato” le fesserie che va dicendo in giro il segretario del Pd sanmaurese, di risultati (cioè di treni) nel quadrante nord-est non se ne vedono né se ne vedranno per un bel pezzo. Diciamo pure mai. Perchè? Tanto per cominciare perchè per fare una metropolitana ci vanno tanti soldi e questi soldi non ci sono. Ma mettiamo pure che i soldi ci fossero. Lo sapete quanti sono i lotti da costruire della nuova linea? Quattro. E lo sapete quale di questi lotti prevede una metropolitana a Pescarito? Nessuno. La fermata sanmaurese si definisce “un'ipotesi di estensione”. Da realizzarsi quando? Boh. Che costi quanto? Chissà. Eccoli, i “risultati” di Lo Cicero. Niente di nuovo rispetto a quanto si diceva già sette anni fa, nel 2008. E, ora come allora, state pur certi che prima di degnarsi di spendere un euro per il quadrante nord-est, gli scienziati torinesi continueranno a soddisfare pervicacemente ogni minimo capriccio di Collegno, Moncalieri, Rivoli, che sono terreno di caccia di parlamentari e notabili Pd (i vari Esposito, Gariglio, Lepri ecc. ecc. ecc.). Da questa parte della Mole, dove non ce n'è uno che sia uno che conti qualcosa, solo le briciole. E noi dovremmo pure ringraziarla, Lo Cicero, per questo gran “risultato” che ci ha portato a casa? Un’ “ipotesi di tracciato”? Per dirla come Totò, ma ci faccia il piacere, Lo Cicero! Il punto è che lei, noi e tutta l’area nord-est abbiamo fatto la solita figura da scendiletto, e il fatto che lei sbandieri questo come un gran “risultato” suona come un’altra, insopportabile presa per i fondelli che la politica riserva ai pendolari, ai cittadini e soprattutto agli elettori. E già. Perchè, sapete che succede, a giugno? Che a Torino (dove Lubatti fa l'assessore), si vota. E - toh guarda! - pure a San Mauro (dove Lo Cicero farà il candidato), si vota. A proposito di chiacchiere.
lorenzobernardi@giornalelavoce.it
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