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BRUSASCO. Agusta: "Se vinco le elezioni, dedicherò tutto il tempo possibile al paese"

BRUSASCO. Agusta: "Se vinco le elezioni, dedicherò tutto il tempo possibile al paese"

Isabella Agusta, candidata sindaco a Brusasco

Isabella Agusta, torinese di nascita e brusaschese d’adozione, è una delle due candidate a sindaco alle elezioni amministrative della primavera che verrà. Sposata con l’ex sindaco Giulio Bosso, 36 anni, mamma di due figli, Luca di 11 e Anna di 4, vive a Brusasco dal giorno delle nozze, 13 anni fa... “Ma la mia famiglia ha la casa a Marcorengo dal 1983...”, tiene a precisare. Laureata in ingegneria edile, lavora presso la Fondazione Teatro Regio Torino in qualità di Collaboratore ai Servizi di Prevenzione e Protezione: in poche parole, si occupa di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro. Alle urne se la vedrà certamente con Luciana Trombadore e, poi, chissà... Allora Isabella, la tua candidatura a sindaco non è una novità ormai: perché hai deciso di candidarti? Il tempo del cambiamento è arrivato. La mia scelta è dettata dal fatto che, soprattutto oggi, non ci si può improvvisare amministratori. Grazie alle mie peculiarità caratteriali e all’esperienza lavorativa che ho maturato in una complessa amministrazione pubblica, posso dire che questi elementi chiave mi consentiranno di far bene l’amministratore. In più oggi i tempi per scendere in campo sono maturi, cinque anni fa non lo erano ancora, e quindi ecco i motivi della scelta. Veniamo subito al “dunque”: a Brusasco e a Marcorengo, fino ad oggi tu sei Isabella, la moglie di Giulio Bosso, ex sindaco per due legislature. E’ un bel peso che ti porti dietro, no? Per me non è un peso e non credo lo sia per i brusaschesi e i marcorenghesi. Ne andrò fiera e potrò dichiarare di aver avuto un ottimo maestro! Il mio bagaglio di conoscenze e l’interesse verso la vita amministrativa l’ho sviluppato osservando, da un punto di vista privilegiato essendo la moglie di un amministratore, l’esperienza di Giulio, conclusasi già nove anni fa, e continuando ad osservare, grazie anche al suo lavoro, i complessi sviluppi di ciò che oggi è diventata la gestione amministrativa di un Comune. In tutto questo non c’è nulla di negativo… Anzi! Ti chiedo, in tutta onestà: cosa farai per essere “solo” Isabella Agusta? Sarò me stessa . Amo il confronto con le persone e rispetto sempre le idee altrui poiché credo che ci sia sempre da imparare qualcosa dagli altri e che possa ricambiare a mia volta. Metterò a disposizione tutta me stessa, ho idee che condividerò con il gruppo e i cittadini. Idee che ovviamente non coincideranno con qualcosa già visto in passato. L’esperienza amministrativa da sindaco sarà quella che porterà tutti i brusaschesi e marcorenghesi a conoscermi a fondo e ad apprezzarmi come amministratore. Come l’hanno presa, in famiglia, la tua idea di candidarti? Famiglia in senso stretto, cioè Giulio e i miei figli, molto bene. Il rapporto con loro è un rapporto speciale e chi ci conosce sa il reciproco, continuo sostegno che ci forniamo a vicenda. Il resto della famiglia, in senso più allargato, è entusiasta. In più, se fosse qui con me, la mia più grande fan sarebbe la mia mamma. Come si pone la tua candidatura rispetto alla maggioranza uscente? La mia candidatura si pone nell’ottica di cambiare e rinnovare un ciclo che oramai si conclude con la fine del mandato amministrativo di Cappellino. Come ho già dichiarato, nel bene e nel male non si prescinde mai dal lavoro fatto da altre persone. Oltretutto in questo caso il lavoro svolto da questa amministrazione e dalle precedenti, ha diversi risvolti positivi quindi quel filo, non una corda, di continuità con l’attuale maggioranza ci sarà sicuramente. Che rapporti hai con il sindaco Cappellino e con il suo gruppo? Cappellino ed alcuni altri componenti della maggioranza li conosco da 19 anni e verso di loro nutro una grande stima soprattutto per la caparbietà e la precisione del loro operato. Nel rispetto della mia individualità, non prescinderò dal confronto, già iniziato, con chi ha avuto più esperienza di me: sarebbe una vera presunzione farlo! La tua lista è pronta? Si può parlare di lista pronta veramente solo in primavera quando verranno depositati i nomi. Comunque siamo già concentrati sul da farsi: infatti essa avrà un’equa rappresentanza dei territori e delle varie componenti della popolazione comunale in modo da poter arricchire l’operato dell’intera amministrazione. Sarà una lista civica oppure no? Assolutamente sì. Non ci sarà un colore politico a contraddistinguere il nostro lavoro sebbene molte scelte che influenzano l’operato in Comune vengano fatte su tavoli politici. Le ideologie potranno sicuramente essere diversificate, trasversali ma non influenzeranno l’operato amministrativo che come dicevo all’inizio, prescinde dal colore politico. Che paese è Brusasco oggi? Un paese in stand by: in attesa di….! E’ necessario dare voce a chi vuole dire e fare qualcosa per il paese. Io sarò il mezzo e la persona con cui i brusaschesi e i marcorenghesi potranno dare spazio concreto alle proprie iniziative, anche attraverso i componenti del consiglio che avranno un ruolo fortemente rappresentativo per il paese. Secondo te ha voglia di cambiare? Sì, come ho detto in precedenza c’è una grande forza attualmente inespressa che deve trovare il canale giusto per potersi esprimere. Che sindaco sarai? Sarò un sindaco molto presente, visto che il mio lavoro me lo consente, chiaro, trasparente e preparato. Dedicherò ai brusaschesi e marcorenghesi tutto il tempo che la vita amministrativa, sociale e politica necessiterà di avere. Quantificarlo a priori credo sia inutile e inoltre ho un gruppo al quale fare riferimento. Al momento siete due le candidate sindaco uscite allo scoperto: tu e Luciana Trombadore. Ce ne saranno altre, di candidature, secondo te? E’ possibile. Non escludo l’ingresso in campo di un terzo o quarto candidato. Tuttavia è stimolante pensare che possano esserci maggiori confronti. Se capitasse, bisognerà tenerne conto poiché è il segnale che una componente di cittadini non si è sentita rappresentata dal mio progetto, nè tanto meno da quello dell’altra candidata. Salutiamoci con un messaggio ai tuoi competitor elettorali... Auguro a tutti un buon lavoro, nell’ottica di una campagna elettorale improntata sulla trasparenza, serietà e rispetto.
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