Ci sono voluti fuochi, fulmini e qualche pugno di troppo scagliato sul bancone, ma alla fine la maggioranza del sindaco Rosanna Giachello ce l’ha fatta. Il progetto preliminare per la sistemazione ed il rinforzo della sponda sinistra del fiume Po si farà. E’ stata infatti approvata, durante il Consiglio comunale di giovedì sera, la mozione presentata dal capogruppo di maggioranza Maria Luisa Rosso riguardante la messa in sicurezza del comune di Verolengo dalle alluvioni. Dopo un breve excursus storico della vicenda - le alluvioni del ’94 e del 2000, l’adesione alle direttive Pai, l’arrivo nel 2010 della variante che tagliava fuori dal progetto dell’argine regione Colombaro e le Conferenze dei Servizi degli ultimi mesi - a dar fuoco alle polveri sono state alcune considerazioni di Giachello. Che rivolgendosi all’ex sindaco Luigi Borasio, ora consigliere di minoranza, ha esordito: “Io e la mia amministrazione stiamo affrontando nel migliore dei modi il problema degli argini, mentre non credo che voi, nei vostri 5 passati, abbiate fatto le stesse cose. Con voi l’argomento è sempre stato top secret, non avete mai avuto un confronto con i cittadini e non avete mai partecipato alle riunioni dell’Aipo e ora pretendete di avere dei meriti”. Poi ha continuato: “Nel 2010 avete ricevuto la bozza del progetto, l’avete approvata e con quella avete ricevuto 1.032.931,80 euro dall’Aipo e 750 mila dalla regione Piemonte. Se la confrontiamo con il progetto preliminare di adesso notiamo che sono identici”. A questo punto le domande che Giachello pone sono: “Per quale motivo non siete intervenuti prima? Perché pretendete di fare delle osservazioni adesso? Perché la bozza è stata tenuta top secret ai cittadini del Colombaro?”. “Perché voi non dite ai cittadini del Colombaro che si dovranno mettere il cuore in pace e che se vogliono degli argini dovranno costruirseli da soli - è stata, per contro, la risposta di Borasio -? Siete voi che, rifiutando il consiglio aperto che vi avevamo proposto qualche giorno fa, vi siete rifiutati di informarli. Subito dopo avete inserito la proposta della mozione…”. A saltar su accusando la maggioranza di non voler intervenire sugli argini di regione Colombaro è anche il consigliere Viano.“Non sopporto il modo in cui avete trattato i cittadini che abitano in quella zona, ve ne state fregando completamente di loro. Quella che avevamo in passato era una bozza, il progetto preliminare ancora non c’era quindi non potevamo proporre delle modifiche”. La cosa opportuna da fare sarebbe quindi proporre delle osservazioni all’Aipo. Cosa che, secondo la Giunta, sarebbe insensato fare. “Se proponessimo delle modifiche adesso rischieremmo di far saltare l’intero progetto e questo non ce lo possiamo permettere - hanno riferito Giachello & company -. Ovviamente non significa che non stiamo lavorando per mettere in sicurezza la fascia del Colombaro. Anzi, abbiamo già iniziato a prendere contatti anche per quello”. Stesse accuse sono arrivate da Sandro Franchi del Movimento 5 Stelle che si è scagliato contro l’amministrazione sostenendo che durante una delle tante riunioni “avevate detto che intendevate mettere in sicurezza tutto l’abitato. Oggi nella mozione parlate della stragrande maggioranza della popolazione”. E aggiunge: “Io ritengo che quest’opera sia utile ma vorrei capire quali sono le garanzie che avranno questi cittadini. Vabbè che gli studi dicono che la prossima alluvione sarà fra 200 anni però loro rimangono di fatto senza protezioni”. Risultato della discussione: mozione approvata con tre voti contrari, quelli di Borasio, Viano e Franchi.
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