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BRANDIZZO. Boffo: “Il silenzio del sindaco non mi piace”

BRANDIZZO. Boffo: “Il silenzio del sindaco non mi piace”
E’ tempo di bilanci in quel di Brandizzo. A poco meno di un anno dalle elezioni amministrative che hanno visto il sindaco Roberto Buscaglia - e la sua Giunta - dare inizio al loro terzo mandato, è arrivato il tempo di tirare le prime somme sui risultati raggiunti in questi mesi. A commentare sul “fatto e non fatto” dell’amministrazione comunale è Germana Boffo, consigliera di minoranza e capogruppo di “Progetto Comune-Brandizzo Democratica”. E’ quasi passato un anno dalla nuova amministrazione Buscaglia. Rispetto alle passate legislature, ritiene che qualcosa sia cambiato nel modo di governare il paese o sia rimasto tutto uguale? Non mi pare che le modalità di governo siano cambiate rispetto al passato. Le decisioni vengono assunte solo nell’ambito della Giunta mentre poco spazio viene lasciato al Consiglio comunale che viene considerato organo di ratifica e non tanto di confronto politico-amministrativo. Stilando una lista, qual è la cosa che più rimprovererebbe all’amministrazione? La cosa più grave, a mio avviso, è la scarsissima informazione nei confronti della cittadinanza sulle decisioni che vengono prese. Lo stesso avviene spesso anche nei confronti dei consiglieri di minoranza che devono ricorrere a interrogazioni, accesso agli atti e autoconvocazione per saperne di più. Qualche esempio? Quasi ogni settimana si legge di progetti, di obiettivi di questo o quell’assessore ma non vi è chiarezza circa la fase procedurale in cui si collocano. Spesso si illude la popolazione che l’esito sia imminente ma poi vediamo che i lavori non prendono avvio o si bloccano e che i progetti devono fare i conti con le risorse finanziarie. Un esempio per tutti è l’area di svago in via Impastato.. Cosa pensa invece della decisione del sindaco di aumentare le tasse sui rifiuti a fronte di una diminuzione del servizio? L’incremento della Tari è un problema che i cittadini devono affrontare in questi giorni. Su questo mi limito a dire che non si può far ricadere su chi paga il peso finanziario di chi non ha pagato in passato, inserendo tra i costi vivi della raccolta e dello smaltimento rifiuti circa 200 mila euro all’anno per cinque anni dovuti ai mancati incassi. Parliamo di crisi economica. I cittadini brandizzesi stanno soffrendo molto a causa della mancanza di lavoro. Come crede che si potrebbe cercare di migliorare la crescita occupazionale? Sono sempre di più le famiglie che vivono sulla propria pelle il disagio socio-economico. Va certamente rimarcato positivamente l’impegno economico per il ‘sociale’ che la Giunta ha inserito nel bilancio 2014. Tuttavia mi sarebbe piaciuto, anziché il silenzio, una presa di posizione ‘politica’ di fronte all’emergenza lavorativa di queste settimane. A cosa si riferisce? Alla paventata chiusura del Mercatone Uno e alle gravissime conseguenze occupazionali. Arriviamo alla fine. In Consiglio comunale, maggioranza e minoranza vivono in un forte clima di opposizione. Non pensa che una maggiore collaborazione porterebbe a dei risultati migliori per la città? La disponibilità a collaborare, almeno da parte del gruppo consiliare “Progetto Comune-Brandizzo Democratica” è stata avanzata  in più occasioni ma riteniamo debba essere salvaguardato il diritto della minoranza di non essere d’accordo su decisioni assunte dalla maggioranza e di poter esprimere il proprio dissenso.
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