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BRANDIZZO. Polemiche al Carnevale. I cavalli se ne vanno

Web Redazione

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03 Febbraio 2015 - 22:25

BRANDIZZO. Polemiche al Carnevale. I cavalli se ne vanno
Doveva essere un'allegra domenica di festa, invece, per alcuni, si è trasformata in una vera e propria giornata di..."cacca". Proprio così. L'increscioso evento è avvenuto a Brandizzo durante la tradizionale  sfilata dei carri di Carnevale. Protagonisti, i ragazzi- ed i cavalli- di Little Ranch, l'associazione sportiva della città impegnata nell'organizzazione di corsi ed eventi di equitazione. "Quest'anno, per la prima volta da quando ci siamo costituiti in associazione, abbiamo deciso di partecipare alla sfilata dei carri insieme ad alcuni dei nostri cavalli- esordisce Sergio Chilin, presidente dell'associazione-. "Insieme alla Pro Loco di Gianni Fabbri ci eravamo messi d'accordo su tutto". Dalla posizione da cui sarebbero dovuti partire gli animali una volta iniziata la sfilata sino alla pulizia delle strade dalle eventuali deiezioni. "Ad un certo punto- continua-, e subito prima dell'inizio della sfilata, i vigili si sono avvicinati prima a Fabbri e poi a me dicendo che i cavalli non potevano sporcare per terra e che se lo avessero fatto avremmo ricevuto delle multe". A dir poco indicibile, di fronte all'assurdità delle parole delle forze dell'ordine, lo sgomento dei ragazzi dell'associazione e dei presenti. "Nonostante avessimo proposto di pulire tutto una volta terminato il giro i vigili hanno continuato ad obiettare". Da qui la decisione di andarsene per "evitare di ricevere delle sanzioni inutili". Sempre Chilin, poi, sostiene di essere "dispiaciuto per le aspettative non mantenute nei confronti dei bambini" e deluso per il comportamento degli organizzatori del Carnevale. "In nessuno dei Comuni in cui sono stato mi era mai capitato di avere dei problemi di questo tipo. Men che meno mi aspettavo di ricevere un simile trattamento dal mio Comune. Speravo almeno che dopo l'equivoco qualcuno della Pro Loco si facesse sentire per darmi delle spiegazioni e invece è avvenuto nemmeno quello...".
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