Gli anelletti al forno sono una preparazione ormai diffusa in tutta l’isola siciliana, con inevitabili varianti tra provincia e provincia. La Sicilia è un’isola piena di tesori culinari, tra questi ci sono gli anelletti al forno, un piatto a base di anelletti, un formato di pasta molto piccolo a forma di anello, molto usati nella cucina tradizionale. Questa particolare pasta al forno è preparata generalmente durante le feste ed è un ottimo piatto prelibato, ricco di ingredienti, con una preparazione piuttosto lunga, ma che ne vale la pena.. Ne esistono, come detto, vari tipi, ma uno dei più famosi è sicuramente il timballo, della zona del palermitano, di pasta con ragù e uova. Questi sono gli ingredienti per quattro persone: -400 g di anelletti di grano duro -300 g di carne trita metà manzo e metà suino -4 uova sode -400 g di passata di pomodoro -1 scatola di piselli fini -80 g di caciocavallo stagionato -1 spicchio d’aglio -1 cipolla -4 cucchiai di pangrattato -40 g di burro -olio, sale, pepe q.b. Procedimento: preparate il ragù in un tegame, facendo dorare l’aglio e la cipolla e poi la carne trita, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Sfumate con un po’ di vino Etna rosso, unite la salsa di pomodoro e poi abbassate la fiamma. Fate cuocere il ragù lentamente per circa un’ora. Aggiustate di sale e pepe e eliminate lo spicchio d’aglio. Unite i piselli per gli ultimi 10 minuti di cottura. Nel frattempo avrete preparato le uova sode, che sbucciate, taglierete in quattro parti. Cuocete gli anelletti molto al dente e una volta scolati, metteteli direttamente nel ragù, lasciandone solo un terzo da parte, insieme ad un terzo del ragù. Mescolate bene unendo il caciocavallo grattugiato e il burro. Versate ora il tutto in una pirofila dove avrete messo sul fondo un po’ di olio e spolverato con due cucchiai di pangrattato. Uniformate la pasta e distribuite le uova, aggiungendo ancora caciocavallo e ricoprite con la pasta rimanente. Una volta terminato, distribuite sopra il ragù rimasto da parte e spolverate con il pangrattato rimasto. Infornare a 180° per 35 minuti. Servite e adornate con foglie di basilico. Abbinamento vino: ottimo è l’abbinamento di questo piatto con l’Etna Rosso Doc. Questo vino rosso di buon corpo e gradazione, prodotto in provincia di Catania, è ottenuto da una miscela di Nerello mascalese e Nerello cappuccino. Sono vitigni coltivati fin dall’antichità in questi territori, in cui si ottengono vini ricchi di essenze e aromi. Il terreno sabbioso-vulcanico conferisce al vino note uniche e particolari minerali. Si abbina a carni rosse, formaggi stagionati e salse di tipo strutturato, come è il condimento del piatto presentato. La temperatura di servizio è tra i 16 e 18°C. Si presenta di color rosso rubino e invecchiando presenta riflessi granato. Il profumo è vinoso, intenso e caratteristico. Il sapore è secco, caldo, robusto, armonico.
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