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Italiani e moto: come si guida nel Belpaese

Come si comportano gli italiani quando viaggiano su una due ruote, analizzando abitudini e categorie più vulnerabili.

Italiani e moto: come si guida nel Belpaese

C’è forse un mezzo che offre un’esperienza più entusiasmante della moto? Probabilmente no.

 

Si caratterizza per una modalità di guida certamente molto piacevole e persino comoda - basti pensare alle tante code evitate in sella nel periodo delle vacanze - ma non per questo esente da rischi: ecco perché predisporre un preventivo per assicurazione moto compresa di garanzie accessorie si rivela fondamentale in qualsiasi contesto, in città e fuori dai suoi confini.

 

Oggi vi raccontiamo qualcosa di più su come si comportano gli italiani quando viaggiano su una due ruote, analizzando abitudini e categorie più vulnerabili.

Gli italiani amano la moto: lo confermano le statistiche

Il rapporto che hanno gli italiani con la motocicletta? Di grande passione, non ci sono dubbi.

 

Lo conferma un’indagine effettuata dall’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori (ANCMA) e resa nota da Repubblica secondo la quale nel 2022 sono stati venduti quasi 300.000 veicoli, a fronte di una sostanziale stabilità del settore rispetto al 2021.

 

Numeri importanti e che fanno riflettere, anche perché il maggior numero di acquisti interessa gli scooter, seguiti dalle moto vere e proprie e infine dai ciclomotori. Un trend che fa emergere come al volante ci siano spesso giovani e giovanissimi.

Moto e sinistri: i giovani i più colpiti

La moto è un veicolo diverso dagli altri. Se da un lato porta una nota intrinseca di avventura, comporta una maggiore esposizione del corpo. Alla guida è necessario essere prudenti, cosa che, tuttavia, può non venire naturale: si acquisisce spesso con l’esperienza, con un’adeguata informazione e consapevolezza.

 

Lo sanno bene i cosiddetti “baby biker”, i guidatori più vulnerabili, i quali hanno un’età compresa tra i 14 e i 24 anni. Un dato confermato dall’OMS, secondo la quale i giovani motociclisti hanno un rischio maggiore quando viaggiano su strada, a prescindere dal mezzo.

Il motociclista che va di fretta

Esiste - e questa volta ne fornisce un quadro dettagliato un’indagine condotta da Doxa - un particolare tipo di conducente che si trova ad andare di fretta e che in questo modo, letteralmente di corsa, si mette in sella a una dueruote.

 

L’identikit è il seguente: età tra i 30 e i 34 anni; esperienza ma facilità alla distrazione; usa la moto soprattutto per spostarsi in città, per lavoro. Nella maggior parte dei sinistri durante l’incidente è impegnato al cellulare. Una pratica di grande pericolosità, per l’incolumità propria e altrui, vietata dal Codice della Strada e che interessa il 24% del campione.

I motociclisti che guidano in maniera responsabile: chi sono

I biker responsabili per fortuna in Italia non mancano. Sono quelli che hanno un tasso superiore di prudenza e che le assicurazioni definiscono con la denominazione seguente “coniuge affidabile”.

 

Si chi si tratta? Questo l’identikit: persone sposate; con età intorno ai 40/54 anni per gli uomini, 40/44 anni per le donne; esperienza importante di guida alle spalle; nessuna fretta né voglia di scavalcare la coda, piuttosto prudenza.

 

Il primato quanto ad affidabilità va alle donne, che si godono sì l’experience in sella alle due ruote, ma senza mai perdere di vista i possibili pericoli. Lo conferma uno studio condotto da Motorcycle Industry Council.

 

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