ROMA. Omicidio Fanella: commando cercava il 'tesoro' della vittima

Avrebbero tentato di sequestrare il broker Silvio Fanella per impossessarsi di denaro e diamanti della truffa a Telecom-Sparkle, i tre membri del commando che lo scorso 3 luglio lo hanno ucciso nella sua abitazione romana alla Camilluccia. E' una delle ipotesi formulate dagli investigatori della squadra mobile di Roma guidata da Renato Cortese. Al momento non sarebbero emersi collegamenti con le altre persone arrestate per il precedente tentativo di sequestro ai danni di Fanella avvenuto diversi anni fa.

L'ex Nar Egidio Giuliani è uno dei soci fondatori della società cooperativa Multidea, con sede a Novara, creata per consentire il reinserimento di ex detenuti di estrema destra.

Larosa, finito in carcere in passato per sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina e armi, collaborava con la cooperativa di Giuliani ed è stato redattore della rivista 'La gazza ladra', prodotta da Multidea per finalità rieducative degli ex carcerati.

A quanto emerso nel corso delle indagini, anche Giovanni Battista Ceniti, il terzo membro del commando, rimasto ferito il giorno dell'omicidio, avrebbe collaborato con la stessa cooperativa.

Proseguono le indagini della squadra mobile di Roma sull'omicidio del broker Silvio Fanella, dopo i fermi di due componenti del commando che la mattina del 3 luglio hanno fatto irruzione nel suo appartamento alla Camilluccia, a Roma. In particolare, si dovrà accertare se dietro al delitto ci sia un mandante e se i tre killer abbiano usufruito dell'aiuto di alcuni basisti nella Capitale, che avrebbero fornito loro appoggio aiutandoli nella fuga. Si attendono gli esiti degli accertamenti balistici per chiarire chi abbia materialmente sparato alla vittima e se uno dei killer sia rimasto ferito da fuoco amico o per un colpo esploso da Fanella stesso nel tentativo di difendersi.