ROMA. Scambio embrioni: Cnb, diritto dei nati di conoscere le proprie origini
28 Luglio 2014 - 19:04
CNB
Le famiglie coinvolte ''siano in grado di accedere alla dimensione della responsabilità nei confronti dei nati, anche con la garanzia giuridica di non esclusione (es. diritto di visita)'' e riconoscere il diritto dei nati di ''conoscere le proprie origini (modalità di concepimento e di gestazione), attraverso una consulenza e un sostegno appropriati''. Lo afferma il Comitato nazionale di bioetica (Cnb) nel parere, pubblicato oggi, relativo al caso di scambio di embrioni a Roma. Il documento 'Considerazioni bioetiche sullo scambio involontario di embrioni' è stato approvato dal Cnb riunito in seduta Plenaria lo scorso 11 luglio. Il Comitato ritiene in questa vicenda, si sottolinea in una nota, di ''non esprimere una 'preferenza' bioetica in merito alla prevalenza delle une o delle altre possibili figure genitoriali nella consapevolezza che qualsiasi sia la situazione in cui i bambini cresceranno, il dilemma etico resterà aperto''. Tuttavia il Cnb, ''muovendo dalla prospettiva dell'interesse dei futuri nati'', avanza alcune raccomandazioni: ''il diritto dei nati ad avere due figure genitoriali certe di riferimento; la necessità che tali vicende siano affrontate con sollecitudine, in tempi in grado di consentire ai bambini condizioni familiari adeguate per una equilibrata e serena crescita; l'auspicio etico che sia accantonata la logica stringente dei diritti in competizione e che le famiglie coinvolte siano in grado di accedere alla dimensione della responsabilità e della solidarietà nei confronti dei nati, anche con la garanzia giuridica di non esclusione; il diritto delle coppie a conoscere l'errore e dei nati di conoscere le proprie origini, attraverso una consulenza e un sostegno appropriati; l'incremento, con norme efficaci, delle procedure di sicurezza con protocolli specifici, al fine di evitare errori''. Il documento è stato votato da 16 membri presenti, con un solo voto contrario. Contestualmente al documento sono state pubblicate tre postille. Il parere prende le mosse dalla vicenda dello scambio di embrioni all'ospedale Pertini di Roma, a fronte del quale la Regione Lazio ha chiesto in data 6 maggio 2014 al CNB di formulare un parere. Il CNB, precisa la nota, ''non entra nel caso concreto per quanto concerne gli errori tecnici, ma esamina sul piano generale i profili bioetici e biogiuridici emergenti'', con una ''articolata riflessione sugli argomenti a favore delle figure genitoriali coinvolte (madre gestante, madre genetica, padre genetico, padre sociale o legale) e sebbene alcuni componenti del CNB ritengano prevalente una linea argomentativa rispetto all'altra, ognuno riconosce le ragioni e le motivazioni degli altri''.
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