Falafellas – Ombrelloni a Febbraio: quando la musica trova il sole anche fuori stagione

Ci sono dischi che arrivano nel momento giusto. E poi ce ne sono altri che arrivano quando meno te li aspetti, come un raggio di sole in pieno inverno, come degli ombrelloni piantati nella sabbia a febbraio.

L’album d’esordio dei Falafellas di Chivasso porta proprio questo nome, Ombrelloni a Febbraio, e non potrebbe essere più evocativo.

Il gruppo pop rock chivassese – formato da Andrea -NIRI- alla voce e chitarra, Fabio alla chitarra e cori, Frenky al basso e trombone, e Luca alla batteria e cori – pubblica oggi un lavoro che è molto più di una semplice raccolta di canzoni: è la fotografia di due anni di vita condivisa, trascorsi tra sala prove, palchi, chilometri percorsi e idee che hanno preso forma nota dopo nota.

Dopo i primi singoli, Routine del dicembre 2024 e Ti Amo Libertà del febbraio 2025, che avevano già lasciato intravedere una scrittura diretta e la voglia di esprimersi, i Falafellas completano il quadro con un album che attinge a un repertorio di venti brani inediti, scegliendo di raccontarsi senza filtri.
Ombrelloni a Febbraio è il punto di arrivo – e allo stesso tempo di ripartenza – di un percorso costruito con pazienza, entusiasmo e condivisione.

Ascoltando il disco, si percepisce subito una cosa: non c’è la volontà di rinchiudersi in un’etichetta. Ed è una scelta consapevole, proprio come dichiarano gli stessi Falafellas:
"In Ombrelloni a Febbraio non troverete un genere unico. Proveniamo da background musicali differenti e ognuno di noi ha contribuito con uno stile personale all’interpretazione delle varie tracce".

Ombrelloni a Febbraio quindi è un invito ad accogliere le stagioni storte della vita, a trovare bellezza dove non ce l’aspettiamo e a restare fedeli a ciò che siamo anche quando tutto va al contrario.
Proprio come fanno i Falafellas: quattro musicisti diversi, uniti da una visione comune e dalla voglia di condividere qualcosa di autentico.

Un album che non chiede di essere incasellato, ma ascoltato. Con il cuore aperto. Anche – e soprattutto – fuori stagione.