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04 Dicembre 2025 - 17:32
Guardia di Finanza ed ENAV rafforzano i controlli irregolarità e rischi economici nel traffico aereo (immagine di repertorio)
Un settore strategico come quello della gestione del traffico aereo torna sotto lo sguardo congiunto della Guardia di Finanza e di ENAV, che hanno siglato un nuovo Protocollo d’intesa triennale per rafforzare prevenzione e contrasto delle irregolarità economico-finanziarie all’interno di un comparto ad alta intensità di investimenti e con una filiera dove i rischi di opacità non sono mai marginali. L’accordo, sottoscritto dal Capo di Stato Maggiore del Comando Generale delle Fiamme Gialle, Giuseppe Arbore, e dall’amministratore delegato di ENAV, Pasqualino Monti, mira a consolidare gli strumenti di vigilanza sulle procedure di gara e sugli appalti del gruppo, oltre che a intensificare il monitoraggio su evasione, frodi doganali e altre condotte che possono danneggiare le finanze pubbliche italiane ed europee.
Nella sostanza, l’intesa formalizza un percorso di cooperazione che risponde alle richieste di trasparenza avanzate dalle normative nazionali ed europee. ENAV metterà a disposizione della Guardia di Finanza un patrimonio informativo qualificato, composto da dati operativi, analisi di contesto e segnalazioni utili a individuare eventuali anomalie. Un contributo che potrà essere utilizzato dai reparti speciali delle Fiamme Gialle per orientare verifiche, approfondimenti e attività ispettive. La Guardia di Finanza, dal canto suo, garantirà il raccordo operativo tra strutture territoriali, unità aeronavali e reparti speciali, mantenendo autonomia d’azione e rispettando limiti di legge su segreto investigativo e riservatezza.
Gli ambiti di interesse sono molteplici. La vigilanza sulle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture del gruppo ENAV è uno dei fronti più sensibili, soprattutto in una fase in cui la digitalizzazione dei sistemi di controllo del traffico aereo, la manutenzione tecnologica e gli investimenti infrastrutturali comportano gare complesse e finanziamenti pubblici significativi. Allo stesso tempo, il traffico aereo rappresenta un crocevia rilevante anche per attività connesse al commercio internazionale; da qui l’attenzione verso possibili frodi fiscali e doganali, fenomeni che possono annidarsi nei segmenti della logistica, delle forniture o delle imprese appaltatrici.
Il generale Giuseppe Arbore ha definito il protocollo «uno strumento operativo che rafforza il dispositivo di prevenzione e contrasto delle condotte lesive degli interessi economico-finanziari dello Stato e dell’Unione Europea», sottolineando la delicatezza di un settore che incrocia sicurezza, mobilità, tecnologia e spesa pubblica. Il messaggio è trasparente: l’aeronautica civile è un’area dove controlli e vigilanza non possono permettersi punti ciechi.
Sul versante ENAV, l’amministratore delegato Pasqualino Monti ha ribadito che la collaborazione con le istituzioni «è parte integrante del modello aziendale» e che il rafforzamento dello scambio informativo con la Guardia di Finanza non è pensato come un ostacolo alle attività del gruppo, ma come un presidio a tutela della legalità nei processi interni. Monti ha parlato di un equilibrio tra efficienza operativa e rigore nei controlli, affermando che trasparenza e rispetto delle regole «restano valori imprescindibili».
L’accordo arriva in una fase in cui, a livello nazionale e comunitario, l’attenzione su appalti e fondi pubblici è cresciuta, complice anche la pressione esercitata dai programmi infrastrutturali e dalle trasformazioni tecnologiche del settore. Dentro questo quadro, l’intesa tra ENAV e Guardia di Finanza assume un valore operativo ma anche politico: il messaggio è quello di un presidio condiviso per prevenire derive opache in un ambito che richiede stabilità, fiducia e standard elevati nella gestione delle risorse.

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