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Canavesana, disservizio rientrato dopo la rottura di un deviatoio: Fava (FI) attacca le “illusioni elettorali”, poi rilancia...

Guasto a un deviatoio paralizza la Canavesana per un'ora: Fava sollecita elettrificazione, investimenti e controlli e mette in guardia dalla propaganda elettorale

Canavesana

Canavesana, disservizio rientrato dopo la rottura di un deviatoio: Fava (FI) attacca le “illusioni elettorali” e rilancia su elettrificazione e sicurezza

Un guasto improvviso alla rete ferroviaria della Canavesana ha provocato disagi per circa un’ora nella mattinata odierna, rallentando la circolazione e creando problemi ai pendolari. Una criticità, spiegano i tecnici, dovuta alla rottura di un deviatoio, risolta grazie all’intervento rapido delle squadre di Trenitalia e Rfi, arrivate sul posto per ripristinare la funzionalità della tratta.

Sulla vicenda è intervenuto Mauro Fava (Forza Italia), presidente della Commissione Trasporti e Pianificazione Territoriale della Regione Piemonte, che ha ringraziato gli operatori per la tempestività e gli utenti per la pazienza mostrata, sottolineando però come episodi del genere riportino al centro un tema ancora aperto: la fragilità strutturale della linea e la necessità di proseguire nel percorso di ammodernamento.

Fava evidenzia come, nell’ultimo anno, il servizio sulla Canavesana abbia registrato un miglioramento “ampio e riscontrabile”, ma riconosce che permangono criticità legate soprattutto all’infrastruttura, la cui gestione dipende da accordi e investimenti coordinati con Rfi e Trenitalia. Proprio su questo punto il consigliere regionale invita alla prudenza e alla serietà del dibattito pubblico: «Quello che non fa bene — afferma — è creare false illusioni a sfondo elettorale nei pendolari. A volte una brutta verità è meglio di tanta propaganda posticcia».

Un passaggio che suona come una critica a chi, secondo Fava, utilizza ogni disservizio per tentare un facile ritorno di immagine, senza considerare la complessità della gestione del sistema ferroviario regionale. Nessuno ha la “bacchetta magica”, avverte il presidente della Commissione, e la ricerca della visibilità politica non si concilia con la necessità di garantire un lavoro costante e tecnico sul fronte della mobilità.

Il suo impegno dichiarato è quello di monitorare in modo puntuale le criticità del trasporto regionale, mantenendo un confronto costante con i gestori della rete e lavorando su obiettivi precisi. Il primo, ribadito anche in occasione del guasto odierno, è il completamento dell’elettrificazione della Canavesana fino a Pont, un intervento considerato essenziale per migliorare frequenza, efficienza e continuità del servizio. Il secondo riguarda la sicurezza degli utenti, dal controllo dell’infrastruttura alle procedure operative, fino alle condizioni dei convogli.

Fava parla di un lavoro portato avanti “con umiltà”, ma consapevole della responsabilità istituzionale che gli compete: non promesse irrealistiche, ma un impegno concreto e continuo per ridurre le vulnerabilità della linea e restituire ai pendolari un servizio all’altezza.

La rottura del deviatoio e il successivo intervento tecnico diventano così l’ennesima conferma che la Canavesana resta un nodo strategico e delicato per la mobilità del territorio. I pendolari chiedono stabilità e puntualità; la Regione, nelle parole di Fava, promette realismo e lavoro costante. Il dibattito resta aperto, così come la necessità di interventi strutturali che garantiscano alla linea un futuro più moderno e sicuro.

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