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Dicembre parte con pioggia, neve in arrivo e un Piemonte sospeso tra autunno e inverno

Una tregua di poche ore prima di un fronte più intenso atteso tra mercoledì e giovedì

Dicembre parte con pioggia

Dicembre parte con pioggia, neve in arrivo e un Piemonte sospeso tra autunno e inverno

Dicembre 2025 si è aperto senza alcuna concessione all’inverno di una volta. Il Piemonte ha vissuto un lunedì immerso in un’atmosfera pienamente autunnale, segnato dal passaggio di una perturbazione debole, capace comunque di distribuire pioviggini e precipitazioni leggere un po’ su tutto il territorio. Accumuli modesti, spesso compresi tra uno e tre millimetri, con un leggero salto solo nelle zone appenniniche dell’Alessandrino, dove i pluviometri hanno superato la soglia dei dieci millimetri, toccando in alcuni punti anche i venti. Un passaggio rapido e senza scossoni, ma sufficiente a confermare la fase di instabilità che da giorni alterna nuvole compatte e aperture fugaci.

Domani, martedì 2 dicembre, la regione vivrà una giornata di sospensione, quella classica fase di transizione tra un sistema frontale e quello successivo. Al mattino i settori occidentali, e in particolare le zone alpine, potranno godere di qualche schiarita, mentre sulle pianure e sulle aree orientali resisteranno cieli più chiusi e un’umidità persistente, con la possibilità di qualche pioviggine isolata. Un equilibrio provvisorio, destinato però a rompersi già dal pomeriggio, quando un nuovo fronte comincerà a farsi strada da Ovest-Sudovest.

Questo sistema, legato a una circolazione depressionaria molto profonda e collocata sull’Atlantico, porterà un aumento rapido e diffuso della nuvolosità su tutta la regione. I primi effetti si avvertiranno a ridosso dei rilievi, dove si accenderanno piovaschi sparsi entro sera. La vera svolta arriverà comunque mercoledì, quando le precipitazioni guadagneranno terreno fino a coprire l’intero Piemonte, con un’intensificazione netta nelle ore centrali e soprattutto sui settori montuosi del Cuneese e del Torinese. In queste zone i fenomeni potranno risultare anche moderati, alimentati da un flusso umido sostenuto.

Il nuovo peggioramento porta con sé un elemento che mancava da settimane: il ritorno della neve sulle Alpi. Gli accumuli più significativi sono previsti sulle Alpi Marittime, Cozie e Graie, dove entro la mattinata di giovedì potrebbero depositarsi tra quindici e trenta centimetri oltre i 1.500-1.800 metri. La quota neve si manterrà inizialmente più alta, attorno ai 1.100-1.300 metri, ma tra mercoledì sera e la notte su giovedì potrebbe scendere fino agli 800 metri sul Cuneese e ai 900-1.000 metri sulle altre zone montane, soprattutto durante eventuali rovesci più intensi. Una tendenza ancora da confermare pienamente, ma che lascia spazio alla prima vera imbiancata consistente della stagione.

In pianura gli effetti principali saranno sul fronte termico: le temperature minime sono attese in aumento, con valori compresi tra 3 e 7 gradi, complici le nubi e un’atmosfera più umida. Le massime, invece, rimarranno stazionarie fra i 6 e i 10 gradi, con una lieve flessione nella giornata di mercoledì quando il maltempo sarà più diffuso. Nessuna gelata, dunque, ma un clima grigio e carico di umidità, perfetto per accompagnare questo inizio di dicembre che sembra volersi muovere più in diagonale che verso l’inverno pieno.

Se le proiezioni verranno confermate, giovedì potrebbe rappresentare l’apice di questo nuovo episodio perturbato, con ulteriori apporti nevosi in quota e piogge diffuse a bassa quota. Una configurazione che testimonia la dinamicità dell’Atlantico, ancora dominante sulla scena meteo europea, e che non accenna a lasciare spazio a quelle irruzioni fredde più nette che un tempo segnavano l’avvio della stagione invernale. Resta da vedere se, nelle prossime settimane, il disegno sinottico sceglierà di cambiare strada o se questo dicembre continuerà a muoversi su binari umidi e variabili, con qualche incursione nevosa confinata soprattutto ai rilievi.

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