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Galleria Monte Basso, la promessa dell’8 dicembre traballa: ora la Città metropolitana deve dire la verità

Dopo due anni di disagi e annunci, il territorio è stanco: D’Agostino chiede finalmente una data certa. Basta rinvii, basta illusioni. Le Valli di Lanzo pretendono la riapertura

Galleria Monte Basso, la promessa dell’8 dicembre traballa: ora la Città metropolitana deve dire la verità

C’è un punto interrogativo che da settimane aleggia sulle Valli di Lanzo: la galleria Monte Basso riaprirà davvero l’8 dicembre 2025, come più volte annunciato dal vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, oppure il territorio dovrà subire l’ennesima proroga dopo due anni di disagi, deviazioni e code interminabili? La domanda ora è nero su bianco in un’interrogazione firmata dal consigliere metropolitano Davide D’Agostino, che chiede alla Città metropolitana di fare finalmente chiarezza.

Nell’atto protocollato dalla Struttura A02, si ricorda che Suppo ha indicato l’8 dicembre come data di riapertura del tunnel, ma senza che a oggi – a pochi giorni dall’inverno e con i cantieri ancora visibili – sia arrivata una conferma ufficiale. Per questo D’Agostino domanda all’Amministrazione “se la data annunciata sia effettivamente confermata e a che punto siano i lavori di messa in sicurezza”.

Davide D'Agostino

Davide D'Agostino

Una richiesta che nasce dal buon senso, ma soprattutto da una necessità concreta: il periodo natalizio per le Valli di Lanzo non è un dettaglio di calendario, bensì una finestra economica decisiva. Le attività commerciali e turistiche attendono ogni anno l’arrivo dei visitatori, e il transito agevole lungo la SP1 e attraverso la Monte Basso è una condizione minima per garantire afflussi di automobili, presenze e consumi. “Il periodo delle festività natalizie rappresenta una opportunità per le attività delle Valli di Lanzo – sottolinea D’Agostino – garantire un passaggio agevole delle auto è il minimo che si possa fare per i Comuni che da anni attendono la fine di questi disagi”.

Disagi che non sono certo una novità. La galleria Monte Basso è stata chiusa per la prima volta nell’estate 2023, dopo che i tecnici della Città metropolitana avevano rilevato criticità strutturali nella calotta e infiltrazioni d’acqua tali da compromettere la sicurezza del transito. I sondaggi, profondi fino a otto metri sotto il rivestimento, avevano evidenziato problemi soprattutto nel tratto lato valle, costringendo a progettare un intervento radicale: alesatura del tunnel, nuovo rivestimento in calcestruzzo, impermeabilizzazione, regimazione delle acque e ribassamento della carreggiata di 20 centimetri per adeguarla alle normative sui tunnel stradali.

I lavori – appaltati per il primo lotto a inizio 2025 alla ditta Giuggia Costruzioni per oltre 4,7 milioni di euro – hanno avuto una ripresa graduale, con una riapertura provvisoria in configurazione di cantiere nell’estate 2025: doppio senso, limite a 30 km/h, divieto di sorpasso, e interdizione per pedoni, ciclisti e mezzi con merci pericolose. Una soluzione tampone, utile ma non risolutiva.

Il territorio, però, aspetta la resa dei conti: la riapertura definitiva. E quella data dell’8 dicembre è diventata una sorta di promessa (giurin giuretto), più che un semplice riferimento tecnico.

Da qui l’interrogazione: perché se la data è confermata, le Valli devono poterlo sapere subito; e se non lo è, occorre evitare l’ennesima illusione. Anche perché ogni settimana di incertezza pesa sul fronte economico, sociale e persino psicologico di una comunità che da due anni si muove a ostacoli.

Una risposta chiara, insomma, non è più rinviabile.
E questa volta – tra Natale alle porte, imprese in affanno e cittadini ormai sfiniti – la Città metropolitana dovrà dire sì o no.

Senza ulteriori giri di parole.

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