Bagnaia, disastro totale a Portimao: vola giù e saluta il Mondiale

Un altro fine settimana amaro per Francesco “Pecco” Bagnaia sul circuito di Portimao, dove oggi, domenica 9 novembre, il pilota chivassese della Ducati ha perso il controllo della sua moto all’undicesimo giro, finendo nella ghiaia e mettendo fine nel modo peggiore a un weekend già difficile.

Già ieri, sabato 8 novembre, Bagnaia si era dovuto accontentare dell’ottava posizione nella Sprint Race, dove negli ultimi giri aveva perso due posizioni, chiudendo con un bilancio deludente. Oggi, in gara, quando era quarto con oltre quattro secondi di distacco da Marco Bezzecchi (Aprilia), le speranze di riscatto sono finite a terra.

Another Sunday crash from @PeccoBagnaia

This may put a massive dent on his chances to finish 3rd in the Championship ⚠️ #PortugueseGP pic.twitter.com/jdZ021RtjD

— MotoGP™ (@MotoGP) November 9, 2025

Il successo è andato proprio a Bezzecchi, che ha vinto davanti ad Alex Marquez e Pedro Acosta, consolidando la propria posizione in classifica generale e allontanando definitivamente Bagnaia dal podio mondiale. Con questa caduta, infatti, la situazione in classifica si fa pesante: Bezzecchi sale a 323 punti, mentre Bagnaia resta fermo a 288, con 35 punti di distacco e solo un ultimo weekend di gara a disposizione, quello di Valencia, in programma domenica 16 novembre, per chiudere una stagione che, per il due volte campione del mondo, è ormai da archiviare.

Un Gran Premio del Portogallo da dimenticare, dunque, per il pilota piemontese, che ha visto svanire ogni possibilità di tornare tra i primi tre della MotoGp. Dopo una stagione segnata da cadute e difficoltà, anche l’ultima gara a Portimao ha confermato un epilogo amaro per Bagnaia e per la Ducati, che ora guardano a Valencia con la sola ambizione di chiudere dignitosamente un campionato compromesso.

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Tra imprese da applausi e rotture da mani nei capelli, il 2025 del torinese è una montagna russa di talento, errori e pura sfortuna. Dalla Q1 alla pole in Malesia, fino al ritiro con la gomma a terra. Il destino, evidentemente, ha deciso di correre in un’altra corsia