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04 Novembre 2025 - 17:14
Redditi 2025, sorpresa Meloni: dimezza gli introiti e compra casa con un mutuo
Ha deciso di pubblicarla per prima, Giorgia Meloni, la sua dichiarazione patrimoniale 2025. Una mossa che spegne sul nascere eventuali sospetti e anticipa gli altri leader politici. Ma il documento, firmato il 28 ottobre e pubblicato sul sito della Camera dei deputati, racconta un dato preciso: il reddito della premier è crollato.
Nel 2025 Meloni dichiara 180.081 euro di reddito complessivo, meno della metà rispetto ai 459.460 euro del 2024 e inferiore anche ai 293.531 euro del 2023. Un calo netto, spiegabile — come osserva Open — con la riduzione degli introiti dai diritti d’autore dei suoi libri, dopo l’exploit degli anni scorsi. Secondo le stesse fonti, la premier potrebbe tornare a registrare un incremento nel 2026, grazie all’anticipo ricevuto per l’edizione americana del suo ultimo volume.
Nella dichiarazione compaiono imposte lorde per 69.340 euro, ridotte a 63.060 euro nette grazie a 6.274 euro di detrazioni. Tra queste, 415 euro di erogazioni liberali a Fratelli d’Italia, 4.579 euro per interventi di recupero del patrimonio edilizio — con ogni probabilità relativi ai lavori di ristrutturazione nella nuova casa all’Eur —, 781 euro per ulteriori detrazioni edilizie (dal 50% al 110%) e 499 euro per spese energetiche o per dispositivi multimediali.
Nel documento depositato alla Camera — dove risultano oscurati firma e stato civile — la premier segnala come unica variazione patrimoniale “l’acquisto definitivo della nuova abitazione come prima casa”. Nel 2024, come ricordato da Open, era stato firmato solo il preliminare per il villino nel quartiere Eur-Tre Pini, oggi residenza della premier. L’acquisto è stato finanziato in parte con i proventi dei diritti d’autore e in parte con un mutuo ipotecario da 200.000 euro, acceso il 23 dicembre 2024 con Banca Mediolanum, al tasso fisso del 3,10% per dieci anni e variabile per i successivi cinque, con rate mensili di 1.390,80 euro.
Pochi mesi dopo, il 10 giugno 2025, Meloni ha surrogato il mutuo, trasferendolo a un altro istituto di credito per ottenere condizioni economiche più vantaggiose.

Giorgia Meloni
Tra i più alti in classifica c'è sempre lei, l'avvocata e presidente della commissione Giustizia del Senato Giulia Bongiorno, che supera i 3 milioni di euro. Seguita, a una prima ricerca tra chi già ha aggiornato la sua documentazione patrimoniale, da Giulio Tremonti, che supera di poco i 2 milioni di euro.
E spulciando tra i redditi dei parlamentari, che vengono pubblicati sui siti di Camera e Senato via via che i singoli forniscono i dati, emerge che oltre a Meloni anche altri parlamentari hanno comprato casa lo scorso anno, ad esempio Galeazzo Bignami, capogruppo di FdI alla Camera, che dichiara poco meno di 100mila euro, o Antonio De Poli, segretario dell’Udc e questore del Senato, che segnala una nuova casa a Padova e un reddito 2025 di circa 146mila euro.
Tra i capi partito che siedono in Parlamento, Matteo Renzi e Giuseppe Conte non hanno ancora reso pubbliche le loro dichiarazioni, così come Matteo Salvini.
L’altro vicepremier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani ha già depositato la sua (circa 187mila euro), così come il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi (circa 250mila euro).
Già online anche la dichiarazione di Carlo Calenda (circa 122mila euro) e quella di Angelo Bonelli (circa 100mila euro).
Sotto queste cifre si collocano la segretaria del Pd Elly Schlein (98.471 euro) e il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni (poco meno di 99mila euro).
Tra i ministri parlamentari figurano Carlo Nordio (quasi 260mila euro), Adolfo Urso (circa 126mila euro), Luca Ciriani (circa 100mila euro) e Giancarlo Giorgetti, che non raggiunge i 100mila.
Tra i non parlamentari, Alessandra Locatelli dichiara circa 100mila euro, Matteo Piantedosi 96mila, Orazio Schillaci 102mila.
Il sottosegretario Edmondo Cirielli, impegnato in campagna elettorale per le Regionali in Campania, ha già inviato la sua dichiarazione (circa 160mila euro), mentre non risulta ancora pubblicata quella del leghista Alberto Stefani, candidato governatore del Veneto.
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