Area cani in via Nino Costa? Il Comune chiarisce, il terreno è privato

SETTIMO TORINESE. Nel corso del consiglio comunale di giovedì scorso, è stata discussa l’interpellanza presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia Francesco D’Ambrosio, Vincenzo Andrea Maiolino e Giorgio Carlo Zigiotto, relativa alla possibilità di realizzare un’area cani attrezzata nella zona verde accessibile da via Nino Costa, nei pressi di piazza Freidano.

Nel documento, i firmatari segnalavano che quello spazio, già oggi utilizzato da molti cittadini per portare a passeggio i propri animali, non dispone di recinzioni o aree delimitate, con il rischio di creare disagi o tensioni tra i frequentatori. L’obiettivo della proposta era dunque di valutare la realizzazione di un’area cani recintata, così da garantire una migliore convivenza tra persone e animali e una maggiore sicurezza per tutti.

Alla richiesta ha risposto direttamente la sindaca Elena Piastra, che ha chiarito subito la natura del terreno: «No, non abbiamo pensato di realizzare un’area cani in quella zona. Si tratta di un’area edificabile privata».

Una precisazione che ha sorpreso lo stesso D’Ambrosio: «Non sapevo che fosse privata».

La sindaca ha poi voluto ampliare il discorso, illustrando quanto l’Amministrazione stia facendo su questo fronte.

«In generale, riteniamo che queste aree vadano attivate e potenziate. Stiamo lavorando per realizzarne una entro la fine dell’anno in via Schiapparelli, con spazi distinti per cani di taglia piccola e grande, e un’altra nell’area di via Costituzione».

Infine, Piastra ha aggiunto che per l’area di via Nino Costa l’Amministrazione sta valutando la possibilità di intervenire con un percorso di camminamento all’interno della zona del Freidano.

Durante la discussione è intervenuto anche il capogruppo della Lega, Manolo Maugeri. Ha posto l’attenzione sulla necessità di migliorare la progettazione delle aree cani già esistenti, come quella del Parco Castelverde, segnalando che «le divisioni tra spazi per cani di taglia media e piccola non sempre garantiscono la sicurezza, creando potenziali situazioni di pericolo».