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L'avvocato risponde

Parcheggia in divieto e il motociclista cade: può essere colpa sua?

Un lettore chiede se il suo parcheggio irregolare possa costargli una responsabilità per un incidente. La Cassazione chiarisce: tutto dipende dal nesso tra la violazione e il rischio che la norma voleva evitare

Parcheggia in divieto e il motociclista cade: può essere colpa sua?

Parcheggia in divieto e il motociclista cade: può essere colpa sua?

Buongiorno avvocato. L’altro giorno, essendo di fretta, ho parcheggiato l’automobile in divieto di sosta. Un motociclista che sopraggiungeva dalla stessa corsia di marcia, dovendo superare la mia vettura che occupava in parte la strada, urtò contro altra auto che arrivava dalla parte opposta rovinando a terra e ferendosi. Mi potrebbe essere imputata una qualche responsabilità per il sinistro?

Sandra, Settimo Torinese

Egregio lettore, il codice della strada contiene regole chiamate “cautelari” in quanto mirano a prevenire la verificazione di determinati rischi. Pertanto, per poter attribuire una responsabilità per colpa a seguito della violazione di una determinata prescrizione è necessario, innanzitutto, verificare se l’evento che si è realizzato in concreto sia effettivamente riconducibile al rischio che la norma violata intendeva prevenire.

Certamente, le prescrizioni di divieto di sosta hanno come scopo quello di riservare appositi spazi a determinate categorie di utenti della strada, ma non solo. Infatti, con riferimento a specifiche aree stradali, la previsione di tali norme mira ad evitare intralci per la circolazione e, conseguentemente, evitare che si verifichino incidenti.

moto

Quanto sopra è stato precisato, altresì, da una recente sentenza della Corte di Cassazione, sezione penale, n. 26491, depositata il 21 luglio di quest’anno.

In ragione di quanto sopra e stando agli elementi da Lei qui forniti risulta, pertanto, difficile valutare, nel caso concreto, la sussistenza di una Sua responsabilità per l’evento verificatosi in quanto, a tal fine, è necessario conoscere l’entità dell’ingombro della Sua auto sulla carreggiata nonché la dinamica della manovra del motociclista, così come la condotta dell’altro automobilista.

Circostanze che, laddove il caso dovesse sfociare in sede processuale, potranno essere chiarite con una perizia cinematica e con eventuali testimoni.

 

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