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Montanaro, progetto di fattibilità approvato per la riparazione dello scolmatore danneggiato il 17 aprile

La giunta guidata da Antonino Careri definisce le prime mosse dopo i danni causati dagli eventi atmosferici

MONTANARO. RIPARAZIONE SCOLMATORE DANNEGGIATO IL 17 APRILE. LA GIUNTA CARERI APPROVA IL PROGETTO DI FATTIBILITA’

MONTANARO. RIPARAZIONE SCOLMATORE DANNEGGIATO IL 17 APRILE. LA GIUNTA CARERI APPROVA IL PROGETTO DI FATTIBILITA’

Con la delibera n. 118 del 6 agosto 2025, l’amministrazione del sindaco Antonino Careri ha approvato, in linea tecnica, il progetto di fattibilità tecnico-economica della riparazione delle sponde dello scolmatore danneggiate dagli eventi atmosferici del 17 aprile.

Il sindaco Antonino Careri

Quell’evento erose un tratto delle sponde dello scolmatore composte di terra e pietre. Il progetto ora prevede che le sponde verranno rafforzate mediante la costruzione di una scogliera in massi a secco. L’intervento sarà eseguito su un tratto non continuo delle sponde lungo circa 173 metri con spessore di 1 metro in sponda e 1,8 metri al piede. E si concluderà con il riempimento a tergo della scogliera con il materiale proveniente dagli scavi ed eventuali ripristini delle piste arginali.
Lo studio SERTEC di Loranzè, al quale il Comune ha affidato l’elaborazione del progetto, nel quadro economico indica una cifra complessiva di 300.000 euro. Il progetto è stato inoltrato alla Regione, alla quale il Comune chiede un finanziamento che coprirà il 90% della somma: il restante 10%, o anche più, sarà messo dal Comune a titolo di cofinanziamento. Il 7 luglio la Regione aveva infatti invitato i Comuni colpiti dall’evento del 17 aprile a mandare alla Regione stessa una manifestazione di interesse accompagnata dal progetto di fattibilità e dal costo presunto. Ora il Comune attende la risposta della Regione.

Il progetto di fattibilità, che non è ancora quello definitivo ed esecutivo, è composto di 5 elaborati tecnici (relazione tecnica, elenco prezzi, computo metrico estimativo, quadro economico e stima incidenza manodopera) e da 3 elaborati grafici.

La cifra complessiva è così ripartita:

  1. Euro 209.501 di importo lavori, sia quelli soggetti a ribatto sia non soggetti.

  2. Euro 46.090 di somme a disposizione.

  3. Euro 39.872, che serviranno a pagare l’Iva sui lavori e sul progetto, le spese tecniche di progettazione (31.425 euro), e il contributo alla cassa ingegneri.

  4. Euro 4.190 di accantonamento.

  5. Euro 345 di fondi in amministrazione diretta, per imprevisti, indennizzi, ecc.

Nel consiglio comunale di fine giugno la minoranza dell’ex sindaco ingegner Giovanni Ponchia aveva presentato una mozione per impegnare il sindaco Careri a stanziare subito 50.000 euro per riparare lo scolmatore. Veramente la prima versione della mozione chiedeva lo stanziamento di 150.000 euro: l’ingegnere aveva poi ridotto a 50.000 la sua richiesta dopo le obiezioni della maggioranza.

La quale aveva contrapposto all’ex sindaco almeno due argomenti:

1) il consigliere Stefano Pellegrino aveva osservato che, in mancanza di un progetto o di una sorta di preventivo, non era possibile quantificare la spesa, tanto è vero che Ponchia stesso aveva ridotto la sua pretesa da 150.000 a 50.000 euro;

2) il sindaco Careri aveva risposto che non intendeva stanziare una spesa fuori bilancio, e che avrebbe provveduto successivamente in sede di assestamento di bilancio: come è poi avvenuto, e come riconosce Ponchia sul profilo facebook della minoranza.

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