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Ivrea spenderà 80.000 euro per i giovani “contro le devianze”. Ma chi li prenderà?

Fratelli d'Italia interroga Dal Santo: Consulta dei Giovani esclusa, nessun dettaglio sui progetti e ritorna l’ombra della ZAC!

Patrizia Dal Santo

Patrizia Dal Santo

La cifra non è trascurabile: 80.000 euro. Approvati con l’ultima variazione di bilancio durante la seduta del Consiglio comunale del 17 luglio, destinati al capitolo “progetti e iniziative dell’Assessorato all’Istruzione”. Ma dove andranno esattamente questi fondi? Chi li gestirà? E soprattutto: i giovani saranno davvero i protagonisti o solo comparse?

A porre pubblicamente queste domande è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Cantoni, che insieme alla collega Marzia Alessandra Vinciguerra ha firmato un’interrogazione tanto secca quanto scomoda per la maggioranza. Protocollata il 24 luglio, è indirizzata al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e alla Vicesindaca Patrizia Dal Santo, che detiene la delega all’Istruzione.



“Per avere le risposte che non sono giunte durante l’ultima seduta del Consiglio comunale”,  dice Cantoni, sottolineando come Dal Santo, pur parlando di interventi contro le “devianze giovanili”, non abbia fornito alcuna informazione concreta sulle attività previste.

La vicesindaca aveva fatto riferimento al coinvolgimento di “numerose realtà del territorio”.

"Ma a quanto pare - stigmatizza Cantoni - tra queste non figura la Consulta dei Giovani, che secondo noi avrebbe dovuto invece essere il primo soggetto chiamato a partecipare....“. 

Il punto più delicato riguarda però i possibili legami con la cooperativa ZAC! a cui è affidata la gestione del Movicentro.

“Sarà forse coinvolta la cooperativa ZAC!, di cui Patrizia Dal Santo è stata Vicepresidente fino a poco fa e di cui, forse, è ancora socia? Non si sa, dal momento che in consiglio non ha risposto chiaramente ...”, si legge nella dichiarazione del consigliere.

“E chi gestirà i soldi? Il Comune o i soggetti terzi con cui verranno portati avanti?” si chiede ancora Cantoni, che nell’interrogazione elenca sei quesiti molto precisi: conoscere nel dettaglio gli interventi previsti, sapere chi saranno i soggetti coinvolti, chiarire se tra questi figura ZAC!, definire i rapporti attuali tra la Vicesindaca e la cooperativa, comprendere le ragioni dell’esclusione della Consulta dei Giovani e, infine, stabilire se l’Assessorato erogherà direttamente i contributi o se questi verranno gestiti da soggetti esterni.

Un’escalation di domande legittime, soprattutto in un momento in cui – come sottolinea Cantoni – la fiducia nelle istituzioni è minata da numerosi scandali nazionali.

“I recenti fatti emersi a livello nazionale impongono una sempre maggiore attenzione. La trasparenza, soprattutto per quanto riguarda i legami con soggetti esterni (che possono anche diventare interni), è fondamentale”, dichiara.

In attesa della risposta scritta, prevista dal Regolamento del Consiglio Comunale, l’opposizione insiste: quegli 80.000 euro non possono finire nel cono d’ombra. Chi riceverà i fondi? Con quali finalità? E con quali garanzie?

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