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Don Silvio Faga è il nuovo vicario generale della Diocesi di Ivrea

Dopo il rifiuto di Don Meinardi e le voci su Don Smiderle, il Vescovo Salera nomina Don Faga nuovo Vicario generale della Diocesi. Con lui arrivano nuove nomine e una comunità religiosa tutta nuova

Don Silvio Faga è il nuovo vicario generale della Diocesi di Ivrea

Don Silvio Faga

È Don Silvio Faga, attuale parroco di Settimo Rottaro, il nuovo Vicario generale, il numero "2" della Diocesi di Ivrea. Una nomina significativa, non solo per il ruolo centrale che il Vicario generale ricopre nel coordinamento pastorale e amministrativo della Diocesi, ma anche per la curiosa coincidenza che lega il suo paese d'origine – Settimo Rottaro – alle lontane radici familiari di Papa Robert Francis Prevost, oggi Pontefice della Chiesa cattolica. Un legame che le cronache non hanno mai smesso di raccontare, tra aneddoti, registri parrocchiali e supposizioni genealogiche tramandate nel tempo.

La nomina di Don Faga arriva dopo il rifiuto da parte di Don Luca Meinardi, che qualche settimana fa era stato il primo nome indicato dal Vescovo per ricoprire il delicato incarico. Il rifiuto, non accompagnato da motivazioni pubbliche, ha riaperto il percorso di discernimento del Vescovo Daniele Salera, che ha voluto affidarsi a una figura di fiducia, già inserita in ruoli strategici della struttura diocesana. Don Faga è infatti Delegato episcopale per il Diaconato Permanente e la Formazione Permanente del Clero, nonché membro della Commissione ad Ordines.

«Ringrazio di cuore don Silvio per questo suo ulteriore sì a servizio della Diocesi e del discernimento del Vescovo. Sono convinto che potremo esprimere insieme la cura del gregge che il Signore ci ha affidato e la bellezza della comunione presbiterale», scrive monsignor Salera nel messaggio indirizzato ai fedeli, diffuso in occasione delle ricorrenze di Santa Maria Maddalena e Santa Brigida.

Una nomina che ha sorpreso molti, anche perché nelle settimane scorse circolava con insistenza il nome di Don Davide Smiderle, parroco a Chivasso. In molti lo davano per certo, ma a quanto pare, almeno per questa volta, è rimasto a bocca asciutta.

Il comunicato del Vescovo annuncia anche un rinnovamento diffuso in altri uffici pastorali e liturgici.

Piero Osenga è stato nominato nuovo direttore dell’Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro. Storico collaboratore della Caritas diocesana, Osenga vanta anche esperienze in ambito istituzionale legate alla Dottrina sociale della Chiesa. Una figura conosciuta e stimata per l’attenzione ai temi del lavoro, dell’economia solidale e della giustizia sociale.

Alla guida dell’Ufficio per l’Ecumenismo, il Dialogo interreligioso e la pace arriva invece Anna Maria Ricchiuti, appartenente alla Comunità CISV residente presso il Castello vescovile di Albiano.

Una scelta che porta continuità, visto che anni fa anche suo marito aveva ricoperto lo stesso incarico in Diocesi.

«L’esperienza e la sensibilità maturate nel tempo presso la Comunità del Castello fanno sì che questo suo incarico possa essere supportato dai fratelli e dalle sorelle che con lei condividono il medesimo cammino sui temi dell’ecumenismo, del dialogo fra le religioni e la pace», scrive ancora il Vescovo.

E aggiunge: «Ho chiesto ad Anna Maria di sostenere e animare, in questo tempo così complesso a livello geopolitico, iniziative che aiutino tutti noi a credere con più forza nella necessità della pace».

Un’altra novità significativa è l’ingresso nella Diocesi della Comunità delle Suore Missionarie Catechiste di Gesù Redentore, con sede generalizia a Roma. Da essa provengono Suor Juana Traba Gomez e Suor Valentina Cazzella, due nuove figure che assumeranno incarichi operativi e strategici.
Suor Juana sarà vice direttrice dell’Ufficio catechistico e responsabile diocesana del Catecumenato.
Suor Valentina sarà vice direttrice dell’Ufficio liturgico e, a partire dal 1° settembre, assumerà anche il ruolo di segretaria personale del Vescovo, succedendo al diacono Marco Florio, che Salera ha voluto ringraziare pubblicamente per il servizio svolto con dedizione. «Ho avuto modo di conoscere la loro competenza in ambito catechetico e pastorale durante il mio servizio come Vescovo Ausiliare», precisa Salera nel testo.

L’ingresso ufficiale della nuova comunità religiosa sarà celebrato il 21 settembre alle ore 19 in Cattedrale.

Infine, due nuove nomine pastorali per il territorio: don Gian Paolo Bretti (già parroco in Valle Soana) è stato nominato parroco di Pont Canavese, mentre don Franco Sbrogiò sarà amministratore parrocchiale di Frassinetto. Il Vescovo ha espresso gratitudine per la loro disponibilità, ringraziando anche don Aldo Vallero per il servizio svolto negli anni precedenti nelle due comunità montane.

Con queste nomine, la Diocesi di Ivrea si prepara ad affrontare i prossimi mesi con uno slancio nuovo, affidandosi all’esperienza, alla dedizione e allo spirito di servizio di donne e uomini che mettono le loro competenze al servizio della Chiesa locale. Un segnale di rinnovamento e continuità, sotto la guida pastorale del Vescovo Salera.

Chi è Don Silvio Faga

Don Silvio Faga, nato a Maglione nel 1953, è sacerdote della Diocesi di Ivrea dal 4 settembre 1982, data della sua ordinazione avvenuta per mano del vescovo Luigi Bettazzi. In oltre quarant’anni di ministero ha ricoperto incarichi di diversa natura, spaziando dalla pastorale parrocchiale alle responsabilità nella formazione del clero.

Dopo gli anni iniziali come viceparroco e poi arciprete a Caluso, è stato nominato rettore del Seminario diocesano di Ivrea, dove si è occupato della formazione dei futuri preti. Ha in seguito assunto il ruolo di prevosto della Cattedrale di Ivrea, incarico che lo ha posto in posizione centrale nella vita liturgica e amministrativa della Diocesi. Per un periodo ha anche ricoperto l’incarico di Vicario generale, esperienza che gli ha già dato familiarità con le dinamiche interne della Curia.

Dal 2014 al 2023 ha prestato servizio come parroco a Strambino, seguendo una delle comunità più numerose del territorio eporediese. In quella sede ha promosso la creazione della Caritas interparrocchiale nel 2016, tuttora operativa, e ha seguito lavori di manutenzione e restauro, tra cui l’oratorio parrocchiale e l’antico organo Serassi.

Figura conosciuta e rispettata nel clero locale, ha accompagnato nel tempo molte fasi di transizione all’interno della Diocesi, collaborando in più occasioni con i Vescovi succedutisi negli ultimi decenni. Oltre agli incarichi parrocchiali, ha fatto parte di commissioni diocesane e ha mantenuto il proprio impegno nella formazione permanente del clero e nel coordinamento del diaconato permanente.

Oggi parroco di Settimo Rottaro, non è mai stato un prete da prima linea mediatica, ma piuttosto un uomo di struttura, spesso chiamato a intervenire quando serviva continuità e conoscenza dei meccanismi ecclesiastici.

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