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Contratto Stellantis, firma senza la Fiom: 350 euro di aumento in 4 anni per oltre 60 mila lavoratori

L'accordo riguarda anche Cnh, Iveco e Ferrari. Resta fuori la Fiom Cgil: "Una grave esclusione, dettata da pregiudizio"

Stellantis, Davide Mele, torino, mirafiori,

Dipendente Stellantis

È stato firmato, dopo sei mesi di trattativa, presso l’Unione Industriali di Torino, l’accordo per il rinnovo economico del contratto specifico di lavoro di Stellantis, Cnh, Iveco e Ferrari. L’intesa interessa complessivamente più di 60.000 lavoratori. A sottoscriverla sono stati Fim, Uilm, Fismic, Uglm e l’Associazione Quadri, mentre nessun accordo è stato raggiunto con la Fiom Cgil, che non riconosce il contratto specifico di primo livello (CCSL), ma avrebbe voluto firmare almeno un verbale d’intesa. "Una miope posizione di chiusura da parte delle aziende, una scelta gravissima che evidenzia un chiaro pregiudizio nei confronti della Fiom", commenta Samuele Lodi, responsabile automotive dei metalmeccanici Cgil.

L’accordo raggiunto dai sindacati firmatari del CCSL prevede un aumento per il prossimo biennio del 6,6%, portando così l’incremento complessivo dell’intero quadriennio 2023-2026 al 18,66%. In termini assoluti, significa un aumento medio mensile in busta paga di 140 euro per i prossimi due anni e 350 euro complessivi nel quadriennio. È prevista inoltre una “una tantum” di 480 euro, da erogare in due tranche: 240 euro a giugno 2025 e 240 euro ad aprile 2026.

"Le parti hanno dimostrato un forte impegno per raggiungere l'intesa nello spirito delle relazioni sindacali basate sulla partecipazione che hanno già contraddistinto i precedenti rinnovi del contratto specifico di lavoro. Abbiamo trovato insieme le soluzioni per proteggere in modo adeguato gli interessi dei lavoratori, garantendo al contempo la competitività dell'azienda nel Paese", commenta Giuseppe Manca, responsabile delle Risorse umane di Stellantis Italia.

"L'intesa rappresenta un buon segnale, a cui dovrà seguire un rafforzamento del piano industriale del gruppo Stellantis, e dimostra che è possibile rinnovare i contratti anche nei momenti di crisi. Ci auguriamo che questo serva anche a riaprire il confronto con Federmeccanica e Assistal sul contratto", osserva Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl.

"Il rinnovo del contratto specifico di lavoro riconosce ai lavoratori aumenti dignitosi e conferma la positività delle relazioni sindacali nelle quattro aziende. Confidiamo che esso possa costituire la base comune su cui affrontare le cruciali sfide industriali che ci attendono per salvaguardare tutti gli stabilimenti italiani", sottolineano Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm e responsabile del settore automotive.

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