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24 Aprile 2025 - 10:02
Emergenza sfollati in Canavese: l'appello del Comune per trovare alloggi
Cercasi alloggi sfitti, arredati ed immediatamente abitabili per gli sfollati di Castellamonte. L’appello è stato lanciato dall’amministrazione comunale nella giornata di mercoledì 23 aprile ed è rivolto ai proprietari di appartamenti che possiedono questi requisiti, purché siano ubicati nel territorio comunale. Sarà il Comune a intestarsi il contratto d’affitto, che rientrerà nella categoria degli Affitti Brevi.
Si può segnalare la disponibilità scrivendo via mail agli indirizzi alessandro.musso@yahoo.it e istruzione@comune.castellamonte.to.it, oppure contattando telefonicamente il consigliere delegato Musso al numero 3463259918 (sia chiamandolo che inviando un messaggio WhatsApp).
La situazione resta molto critica: 10 nuclei familiari evacuati per un totale di 28-29 persone. Altri 11 nuclei, fortunatamente a casa propria ma isolati, contano una ventina di persone che si possono spostare solo a piedi su percorsi monitorati dal Comune.
Frana a Castellamonte
Martedì 22 aprile si sono tenuti i sopralluoghi dei tecnici della Regione, accompagnati da tecnici e amministratori del Comune. È arrivato il via libera ad alcuni lavori, mentre la quantificazione dei danni resta ancora da precisare. Sempre martedì, alle 17, si è svolta una lunga riunione sulla situazione di Preparetto, la più critica. Per giovedì 24 aprile è in programma un incontro con i vertici regionali, decisivo per stanziamenti e tempistiche d’intervento.
Molto rapida la messa in sicurezza della voragine apertasi la vigilia di Pasqua in centro città, all’inizio di Via Educ. Si tratta di una sistemazione provvisoria, ma fondamentale per garantire il transito lungo una strada cruciale per la viabilità cittadina.
Solo nel tardo pomeriggio di mercoledì 23 è tornata regolare la circolazione nel centro storico di Cuorgnè. Anche qui, come a Castellamonte, si era aperto un buco profondo la sera di mercoledì 16 aprile in Via Milite Ignoto, a livello di Piazza Morgando, seguito da un secondo cedimento. Era stata aperta in entrambe le direzioni la parte superiore della via, da decenni a senso unico, con l’installazione di un semaforo. In una settimana è stato risolto il problema.
Durante i lavori – comunica l’amministrazione comunale – si è scoperto che “i cedimenti sono stati causati dai pluviali delle abitazioni private innestati nella condotta fognaria in maniera impropria e scalzati dalla grande quantità di acqua confluita nella rete”!
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