Maltempo, distrutta l'Oasi degli Animali di San Sebastiano da Po: "Siamo disperati"

Un’aquila delle steppe e un gufo reale volati via. I recinti devastati. Le frane che tagliano fuori il mondo. E la pioggia, tanta, troppa, che ha trasformato l’Oasi per gli Animali di San Sebastiano da Po in un campo di battaglia. Ma in mezzo a questo disastro, la cosa più importante è successa: gli animali sono vivi, tutti salvi, “grazie ai ragazzi che si sono messi subito all’opera in mezzo alla pioggia e alle frane”.

Non è retorica. È gratitudine. È amore per un luogo che ogni giorno lotta per la vita.

Il parco, punto di riferimento per la cura e la salvaguardia della fauna selvatica, è stato letteralmente colpito al cuore. Le frane interne hanno compromesso strutture, recinzioni e accessi. La strada per arrivare è bloccata. Il flusso di visitatori – unica fonte di sostentamento dell’Oasi – si è azzerato. “Non ti lascio immaginare in che situazione si trovano i miei capi”, dice chi vive ogni giorno quel luogo con dedizione, tra ciotole da riempire e ali ferite da guarire.

Manca solo un’aquila e un gufo. Ma il parco c’è. Ed è in piedi. Ferito, sì, ma non sconfitto.

Ora però serve aiuto. Serve concretezza. Perché l’amore, da solo, non ripara i recinti. E non riapre le strade.

Chi può, chi sente nel cuore un po’ di quell’amore per gli animali, può dare una mano. Anche solo una piccola donazione. Anche solo un gesto.

IBAN: IT33U0608538190000000024322 – Causale: emergenza parco
Satispay: clicca qui

Se avvistate un’aquila delle steppe (microchip 250229600068411) o un gufo reale, contattate subito l’Oasi.

Per tutto il resto, vale un grazie di cuore. Di quelli veri.

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Nei paesi colpiti è il momento della solidarietà e della conta dei danni